Macrolibrarsi.it presenta: Un regalo al giorno per te

19 dicembre 2011

L'Evoluzione della Pnl - Libro

La Programmazione Neuro-Linguistica è una disciplina giovane, potente e fortemente dinamica. Dalla sua nascita negli anni Settanta fino a oggi, si è diffusa in tutto il mondo, toccando la vita di milioni di persone. Contemporaneamente ha conosciuto un'evoluzione senza sosta: ha allargato i propri orizzonti, moltiplicato i suoi strumenti e coinvolto nuovi settori.

Per Robert Dilts, che fin dagli albori è stato uno dei protagonisti di quest'avventura, era arrivato il momento giusto per fare il punto della situazione fotografando l'intera vita della PNL, dalle prime intuizioni di Bandler e Grinder fino ai più recenti sviluppi.

Il risultato è L'evoluzione della PNL, un'opera di straordinaria completezza e singolare leggibilità, che offre al lettore qualcosa che ancora mancava nella letteratura di settore: una visione organica della PNL, una contestualizzazione dei suoi principali strumenti e una chiara periodizzazione.

Da leggere, consultare e applicare, questo libro rappresenta uno strumento insostituibile sia per i neofiti, che vi troveranno una panoramica dettagliata di principi, tecniche e modelli, sia per i professionisti, che in queste pagine scopriranno quello che secondo gli autori è il futuro della PNL, la NEXT GENERATION.

28 novembre 2011

PORTE APERTE DA AIRE'


COSA

Due weekend gratuti, aperti a tutti, dove scoprire il proprio corpo e imparare a prendersene cura.

DISCIPLINE
Shiatsu - Metodo Feldenkrais - Qigong

QUANDO
Sabato 3 Dicembre dalle 15:30 alle 17:30 Shiatsu e dalle 17:30 alle 19:30 Metodo Feldenkrais.
Domenica 4 Dicembre dalle 10:00 alle 12:00 Qigong; dalle 15:30 alle 17:30 Shiatsu e dalle 17:30 alle 19:30 Metodo Feldenkrais.

Sabato 10 Dicembre dalle 15:30 alle 17:30 Metodo Feldenkrais e dalle 17:30 alle 19:30 Shiatsu.
Domenica 11 Dicembre dalle 9:30 alle 11:00 Qigong, dalle 11:00 alle 13.00 Metodo Feldenkrais; dalle 16:00 alle 18:00 Shiatsu.

PREZZO

Ingresso libero. Prenotazione obbligatoria.

DOVE
Via Castiglione, 5 Catania.

PRENOTA
Chiamando ai numeri 339 62 43 500 - 333 34 63 837 o inviando una mail all'indirizzo associazioneaire@gmail.com  o su sul forum di facebook
E' consigliato un abbigliamento comodo.

25 novembre 2011

LA NUOVA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA PARTE DAL QI GONG

LA NUOVA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA PARTE DAL QI GONG

di Giulia Boschi
pubblicato su: iomeitalia   il 01/01/2010

A Pechino correva la primavera del 1986 quando sulla prima pagina di un quotidiano ad alta diffusione, l'illustre scienziato Qian Xuesen pubblicò un articolo intitolato "Pensando ad una nuova rivoluzione scientifica a partire dal Qigong ". La sua autorevole voce salutava la fondazione della "Società per la Ricerca Scientifica sul Qigong " e un fermento di nuove idee tra i luminari cinesi di formazione occidentale che, sino a quel momento, avevano condiviso il freddo disprezzo dei loro colleghi stranieri per l'extrasensoriale e lo straordinario. Questo nuovo atteggiamento fu determinato dai risultati di più di dieci anni di verifiche sperimentali, sia in istituti di cura che in laboratori specializzati: essi non avevano solo confermato le enormi possibilità che il Qigong poteva aprire con la sua applicazione nel contesto della salute ma avevano anche fornito - per la prima volta - la prova della possibilità, per i praticanti più esperti, di emettere volontariamente una sorta di fluido, del quale è stato possibile accertare in parte la natura fisica. Attraverso di esso l' esperto è in grado di intervenire attivamente sul mondo esterno - e su altri organismi umani - provocando effetti deliberati.

Molti elementi distinguono l'emissione volontaria di Qi (Waiqi) dalla cosiddetta 'pranoterapia'. In primo luogo, secondo i Cinesi, la capacità di manipolare la bioenergia non è, se non in rarissimi casi, un dono di natura: si tratta piuttosto di una padronanza, che deriva da una tecnica ben precisa, acquisibile da chiunque a patto di esercitarsi regolarmente. In secondo luogo, i maestri di Qigong sono in grado di produrre effetti diametralmente opposti (alternandoli anche ad ogni minuto) in accordo alla loro volontà. Ciò li mette in grado di conformarsi, nell'applicazione terapeutica, ai principi della Medicina Tradizionale Cinese (MTC) che prescrivono di 'drenare' o 'implementare' l'orbita energetica collegata ad un certo organo, a seconda del quadro clinico del quale, l'operatore deve essere in grado di avere chiara visione. Infine, sotto il patrocinio del Ministero della Sanità della R.P.C, l'emissione di Qi è stata sottoposta ad un'enorme quantità di esperimenti , tutti ripetuti con successo in diversi Centri di Ricerca dalla fine degli anni settanta in poi. Così, è stata dimostrata la possibilità di agire sia sulla materia animata che su quella inanimata,a differenza di quanto avviene in Occidente, dove gli esperimenti sono ancora in fase embrionale e non godono del sostegno, neanche morale, delle autorità accademiche, salvo qualche rara, illustre eccezione.

Il Qigong -o 'maestria del Qi'- è un'arte che in Cina si tramanda da millenni e affonda le sue radici in una 'scienza della natura' di matrice taoista, sulla quale ancora oggi è basata la MTC. Per darne una definizione sintetica potremmo dire che il Qigong consiste in una serie di esercizi di difficoltà progressiva, che si svolgono attraverso il controllo del corpo (sia in quiete che in movimento), del respiro, del pensiero e delle emozioni. Nel contesto della salute, il Qigong viene impiegato sia per un ripristino delle funzioni carenti, sia per lo sviluppo di facoltà latenti. Sin dai primi mesi di pratica, si notano evidenti ricadute positive sulla condizione psichica e fisica. Dopo tre/cinque anni di pratica - si può dire di aver cominciato ad acquisire una certa 'maestria del Qi' allora inizia lo sviluppo delle facoltà latenti, il cammino che i cinesi definiscono "uscire dalla mediocrità". All'interno dell'organismo i flussi di Qi presiedono tanto alla funzionalità degli organi quanto all'attività psichica e cognitiva. Sia i disturbi fisici che quelli mentali sono considerati come il risultato di un alterarsi di questi flussi funzionali di informazione, ovvero come carenze o eccessi di Qi.

Come sappiamo, l'organismo umano è un sistema aperto, che scambia in continuazione materia, energia ed informazione con il macrosistema in cui è inserito. Assimilando cibo ed aria dall'ambiente, l'organismo produce attività, calore, elementi di scarto; le informazioni apprese attraverso gli organi di senso vengono rielaborate nelle idee, nel linguaggio e negli atteggiamenti con cui vengono restituite all'esterno. L'individuo acquista le sue caratteristiche di base secondo un'informazione preesistente allo strutturarsi del corpo. In medicina cinese si distinguono un Qi primordiale ed un Qi acquisito, che si può suddividere in altre categorie. Il Qi primordiale è il modello prenatale sulla base del quale l'organismo si forma, programmandosi per un certo numero di anni di attività; il Qi acquisito riguarda gli scambi di materia, energia ed informazione con l'ambiente. Questi scambi possono avvenire a livelli più o meno grezzi o raffinati (per fare un esempio banale pensiamo alla differente attività fisiologica generata dal cibo, dall'aria e dalle radiazioni solari) e possono passare o meno dai consueti canali sensoriali. Ad esempio, la pelle può informarci che ci stiamo sottoponendo ad un eccesso di radiazioni solari, ma non esistono organi di senso preposti a segnalarci che ci troviamo in un'area fortemente radioattiva; tuttavia ciò non mancherà di produrre effetti deleteri sull'organismo che ha, suo malgrado, captato questa 'informazione'.

Ad un certo livello il Qigong permette di diminuire il volume degli scambi sensoriali ed incrementare quello degli scambi extra-sensoriali, sviluppando la capacità di acquisire elementi utili dall'ambiente attraverso canali diversi da quelli consueti. Questa è la conditio sine qua non per poter agire non solo al livello del Qi acquisito (sul quale sono efficaci anche una buona dieta, orari regolari ed esercizi respiratori e di scioglimento) ma anche al livello del Qi primordiale, dal quale dipende il numero degli anni di vita. Secondo i Cinesi, se l'uomo vivesse secondo natura, la vita media (la 'quantità' di Qi primordiale disponibile alla nascita) dovrebbe aggirarsi sui 120 anni. Gli stress psicologici, il superlavoro, gli eccessi di attività sessuale vanno però ad intaccare questo capitale, spesso dimezzandolo. Se per ovviare alla perdita di energia, che deriva da una normale attività lavorativa, bastano un buon pasto e un sonno ristoratore, per rimediare a un danno al Qi primordiale -prodotto ad esempio da un'attività che va 'oltre i limiti'- è necessaria una pratica ben più complessa, come il Qigong, che coinvolge in primo luogo la 'mente-cuore' in cinese, una parola sola. Si dice che del triplice controllo di corpo, respiro e pensiero, quest'ultimo sia il più importante ed il più difficile: esso, infatti, deve conciliare quiete, concentrazione e spontaneità. Forse è per questo che da sempre, in Cina, la longevità in salute è sinonimo di virtù e motivo di rispetto.

Nel 1973 a Mawangdui, presso Changsha, sono state riportate alla luce delle tavole, risalenti alla dinastia degli Han Occidentali (206 a.C.- 8 d. C.), su cui sono illustrati gli esercizi di Qigong, il cui antico nome era Daoyin. Le posture ritratte, già adottate all'epoca da qualche secolo, non differiscono sensibilmente da quelle in uso ancora oggi. L'uso terapeutico dei movimenti detti dei 'cinque animali' viene fatto risalire ad un medico, sempre di epoca Han, famoso anche come chirurgo: Hua Tuo (o Hua Yuanhua). Ancora oggi, a distanza di duemila anni, uno degli esercizi più frequentemente insegnato ai principianti è proprio come fare la tigre, l'orso, la scimmia, il serpente (o il cervo), e la gru. Un' altra delle tecniche più diffuse, quella dei "sei suoni" è attestata nella maggior parte dei trattati di medicina tradizionale dell'antichità.

All'epoca di Hua Tuo i compiti principali del terapeuta non consistevano solo nell' insegnare ad evitare le malattie attraverso un'igiene di vita - che comprendeva anche e necessariamente l'esercizio fisico appropriato - ma anche nel tenere sotto regolare osservazione il cliente per intervenire, eventualmente, sugli stadi precoci di uno squilibrio. Nei secoli successivi, tuttavia, non sono stati sempre applicati gli aurei principi dell'età classica: in un libro del 1500 si dice: "I saggi dell'antichità trattavano le persone non ancora malate, non trattavano quelle malate. Questo non vuol dire che non si occupassero dei malati o che non avessero modo di curare malattie già manifeste, vuol dire che prestavano grande attenzione alle primissime avvisaglie ed applicavano misure preventive quando il problema era ancora debole [...] Oggi la gente si occupa dei malati e non di quelli che non sono ancora malati. Finché una malattia non si manifesta a livello fisico, non viene prestata alcuna attenzione a misure preventive: è solo quando il male diventa davvero evidente che si cerca il medico [...] ". Questa saggezza - occuparsi di sé prima che ce ne sia bisogno - non è scomparsa del tutto. Ancora oggi è spettacolo consueto, in Cina, vedere i parchi e le strade delle grandi città riempirsi all'alba di gente di tutte le età che pratica Taijiquan o Qigong. La potenza e la grazia espresse da questi movimenti stanno ormai entrando a far parte dell'inconscio collettivo. Osservando la scioltezza e l'agilità con cui si muovono anche gli ultrasettantenni e paragonando lo stato generale di salute degli anziani nella R.P.C. a quello degli Occidentali, viene solo da augurarsi che queste abitudini non vengano cancellate dallo stile di vita importato Dall'ovest.

Non sempre, però, nella storia della Cina la pratica delle 'arti di lunga vita' (Yangsheng) derivate dall'antica scienza taoista (alla quale devono molto, oltre alla medicina, la metallurgia, la botanica, la farmacopea, la culinaria etc.) ha goduto del favore pubblico. Inoltre, molte opere fondamentali sono andate perdute nei furori iconoclasti che hanno accompagnato l'ascesa delle nuove dinastie imperiali durante i secoli; molte altre sono state distrutte nei saccheggi degli invasori stranieri. Le fila sottili della tradizione orale hanno cercato rifugio sui monti sacri della Cina: solo un decimo di quello che era il canone taoista in epoca Tang (618-907) è arrivato ai nostri giorni e solo tre copie del canone taoista sono sopravvissute alle guerre mondiali. Si tratta di più di ottomila testi, scritti in un linguaggio criptico per gli stessi esperti cinesi, dei quali solo una decina sono stati tradotti in lingue occidentali. Durante la rivoluzione culturale, dalla metà degli anni sessanta alla metà degli anni settanta, quando l'estremismo rigoroso portò ad accanirsi contro tutto ciò che sapeva anche da lontano di cultura antica, la pratica del Qigong fu messa fuori legge, nonostante la sua sperimentazione clinica fosse già iniziata con risultati incoraggianti. Nel Sichuan sin dal 1955 un grande Istituto di Cura (un ospedale militare) aveva introdotto il Qigong fra le terapie. Nel giro di pochi anni, i centri che ne seguirono l'esempio si moltiplicarono rapidamente (Beidahe, Pechino, Shanghai, Shijiazhuang, Guangzhou, Kunming etc.). I risultati ottenuti da questa sperimentazione furono illustrati ed approvati nel convegno apposito organizzato dal Ministero della Sanità a Shanghai nel 1960. Ma già cominciavano ad avvertirsi i prodromi del rigorismo che avrebbe sconvolto la Cina di lì a poco; sin dall'inizio degli anni '60, la MTC perdeva gradualmente il favore ufficiale e solo dopo la parentesi oscura della rivoluzione culturale, quasi dieci anni dopo, gli esperimenti furono ripresi su grande scala, ottenendo il beneplacito del Comitato Centrale del P.C.C. (1979). Nel 1980-81 venne ufficialmente adottata dall'amministrazione statale la politica delle 'tre vie', che garantiva libera esistenza sia alla Medicina Tradizionale Cinese che a quella occidentale ed auspicava una terza via di fusione tra le due "ovunque essa appaia possibile". Tuttavia, i tentativi di distillare il meglio da scienza occidentale e scienza orientale, così da fondare una nuova medicina cinese all'avanguardia nel mondo, non sono stati inizialmente molto incoraggianti. Il cammino su questa 'terza via' tra Est ed Ovest è ancor oggi ostacolato dall'enorme difficoltà di conciliare linguaggi e metodologie tanto diversi; inoltre, negli ambienti di formazione occidentale, serpeggia velenoso scetticismo rispetto ai principi teorici della medicina tradizionale, tanto che oggi anche nei dipartimenti di agopuntura non si parla più di Qi ma piuttosto di "stimoli nervosi". E ciò nonostante il fatto che sin dagli anni '50 e, in maniera più massiccia dopo la rivoluzione culturale, numerosi esperimenti abbiano permesso di accertare l'esistenza del Qi; definirne le componenti, le caratteristiche e gli effetti dell'emissione volontaria. Nel 1981 per meglio coordinare le sperimentazioni, è stata fondata l'Associazione per la Ricerca Scientifica sul Qigong, patrocinata dalla Congregazione Nazionale di MTC.

Nel 1984 una delegazione di studiosi cinesi fece approdare il Qigong medico in America; la selezione dei candidati per la dimostrazione pratica degli esercizi era basata su un test elettroencefalografico. A livello dell'EEG, infatti, sono visibili gli effetti caratteristici prodotti dal Qigong in quiete : una condizione neurofisiologica a sé stante non paragonabile né allo stato di sonno né a quello di veglia rilassata, sul ritmo dominante alfa. Vi si nota, in particolare, un incremento d'ordine a livello degli impulsi trasmessi dalla corteccia cerebrale, ossia un aumento progressivo di coerenza (diminuizione delle differenze di fase) inter ed intraemisferica, che porta ad una diversità anche qualitativa delle onde cerebrali, aumentandone l'intensità. Le onde alfa dello stato Qigong sono quindi diverse da quelle che corrispondono ad un normale stato di rilassamento ad occhi chiusi. Le caratteristiche cardiache ed ormonali suggeriscono uno stato di veglia allerta, mentre il è in uno stato di tale quiete da risultare impermeabile a stimoli di disturbo appositamente creati dagli sperimentatori.

Procedendo nell'indagine, l'ambito della ricerca ha acquisito sempre più carattere interdisciplinare, esulando dalla medicina verso altre scienze, come la fisica e altre discipline che per comodità si classificano come 'olistiche' o 'di confine'. Grazie all'interessamento dell'astrofisico Qian Xuesen, fu sondato un nuovo Istituto di Ricerca interdisciplinare, la Società per la Ricerca Scientifica sul Qigong Cinese. Secondo questo scienziato, l'indagine sulle teorie energetiche della MTC sul Qigong e sulle facoltà paranormali starebbe creando le basi per una disciplina del futuro, definita 'scienza dell'uomo': la quale si pone -tra i diversi obiettivi- quello principale di definire, sviluppare e sfruttare le capacità latenti del sistema umano.

"Il fare bene questo lavoro comporta inevitabilmente l'esplodere di una nuova rivoluzione scientifica", scrisse Qian Xuesen, e così sembrava dovesse essere. Poi gli esperimenti cominciarono ad essere secretati, qualche anno fa il brutto affare della Falungong (una scuola di Qigong esoterico che ben poco ha a che spartire con il contesto Yangsheng del "nutrimento del principio vitale") ha dato l'occasione per una nuova tornata repressiva nei confronti della prtica del Qigong in generale, come ai tempi della Rivoluzione Culturale. Oggi qualche scuola sta di nuovo riaprendo, in modo guardingo, ma ovunque, e soprattutto qui da noi, la preconozzata rivoluzione scientifica si allontana sempre più all'orizzonte, sospinta dal vento del neopositivismo e dall'onda degli interessi corporativistici.
 
http://www.iomeitalia.org/Default.aspx

14 novembre 2011

prima lezione corso I livello di Shiatsu

L'Associazione Airè


Domenica 20 novembre prima lezione corso I livello di Shiatsu; intera giornata ore 9.30/ 18.30. Pausa pranzo, per chi lo desidera, alla cucina dei colori.
E' possibile senza impegno , solo per mezza giornata, partecipare come lezione di prova. E' gradita la prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni Giuseppe Giannoccaro 339 6243500
Il corso si svolgera presso l' associazione Airè via Castiglione 5 Catania.

04 novembre 2011

... è stata dura ma ce l'abbiamo fatta..." Riflessioni di Peppe Di Maggio

Sabato ventinove ottobre 2011 a Catania, presso la sede dell’Associazione Culturale “AIRE’ “ , si è svolta la cerimonia di consegna degli ATTESTATI di OPERATORE QIGONG, un corso organizzato dall’Associazione Qi di Palermo aderente alla F.I.S.A.( Federazione Italiana delle Società di Agopuntura, alla OTTO (Operatori TUINA – Qigong e Tecniche Orientali), alla FISTQ ( Federazione Italiana Scuola Tuina – Qigong ) ed alla CITeS ( Collegio Italiano Terapisti Shiatsu) e dalla Federazione Italiana Scuole Tuina e Qigong( FISTQ).

Il Corso, iniziato nel febbraio 2007, proponeva la formazione di operatori specializzati nella disciplina del qigong al fine di apprendere una serie di tecniche, opportunamente estrapolate dalla Medicina Tradizionale Cinese, ma anche dallo studio di materie tratte dalla medicina occidentale quale l’anatomia e la fisiologia, per la conservazione di una buona salute attraverso il riequilibrio energetico.

Quando venne presentato il corso attraverso il piano di studio e le materie da superare non nascondo che da un lato mi è sembrato di trovarmi una montagna davanti, dall’altro lato mi stimolava la varietà e completezza delle materie . Mi incuriosiva lo studio della Medicina Tradizionale Cinese(MTC) , del Qigong e specificatamente del Zhineng qigong, quale lavoro sull’energia per il riequilibrio sia fisico che psichico per la conservazione di una buona salute, mi incuriosivano materie specifiche come l’anatomia, la fisiologia umana e le basi di posturologia. Tutto, in buona sostanza , mi sembrava terribilmente e piacevolmente serio.

In questi anni gli insegnanti sono stati sempre preparati ed all’altezza del compito, disponibili nei confronti dei corsisti per le difficoltà incontrate, ci hanno sempre fornito materiale sufficiente per lo studio a casa e gli esami sono sempre stati giustamente selettivi. Insegnanti come il Dott. Vito Marino, Direttore dell’Associazione Qi di Palermo, di Giuseppe Giannoccaro, presidente dell’Associazione AIRE’ di Catania, di Ramon Testa laureato in lingue e letterature orientali nonché insegnante di Zhineng qigong e Taijiquan, di Li Suping maestra cinese di Zhineng qigong, sono stati per noi corsisti non solo maestri di teoria e pratica ma soprattutto maestri di vita per la loro esperienza decennale e per la passione che ci hanno trasmesso e per questo li ringrazio a nome di tutti .

Come testimone, poiché io in prima persona corsista, posso dirvi che il progetto è valido sotto ogni aspetto, migliorabile come tutte le cose, ma sostanzialmente completo per il fine che si proponeva: formare degli operatori che fossero in grado di operare sul riequilibrio energetico di sè stessi e degli altri al fine preventivo di conservare una buona salute.

E’ stata dura ma stimolante, tutti i corsisti abbiamo attraversato momenti di abbattimento quando si affrontavano argomenti nuovi che minavano delicatamente il proprio sapere e le proprie àncore ed esaltante quando gli argomenti si metabolizzavano e realmente si percepiva che il Qi dentro di noi circolava libero ed abbondante realizzando gli insegnamenti della M.T.C. e del Qigong.

Sabato è stato un giorno speciale, atteso, voluto con forza e realizzato. In cinque, a Catania, abbiamo ottenuto l’attestato di operatore qigong , anche se all’inizio corso eravamo molti di più, eravamo gioiosi e gratificati …. consapevoli, inoltre, che la nostra vita da quel febbraio 2007 era cambiata in meglio, poiché quegli anni di studio e pratica ci avevano fatto crescere nella nostra interiorità più profonda, ci avevano insegnato a guardare il mondo non solo con i nostri occhi, ci avevano fatto approfondire concetti quali la disciplina alla pratica, il rispetto di sè stessi e degli altri, l’unicità ed unità dell’essere umano nel corpo, nella mente e nello spirito.Ci siamo ripromessi di non perderci mai di vista e così sarà… di tanto in tanto ci rincontreremo e ci confronteremo nelle nostre attività, ma soprattutto continueremo ad esercitarci in un campo unico, nel zhineng qigong con la voglia di sempre, perché abbiamo ancora voglia, perché siamo uniti da un percorso di difficoltà e di affetto.
Peppe Di Maggio

04 ottobre 2011

La Meditazione giova al cervello e ne previene l'atrofia senile

ScienceDaily (July 14, 2011) - Due anni fa, dei ricercatori dell'Università di California, Los Angeles (UCLA), scoprirono che specifiche regioni del cervello di meditatori di lunga data erano più grandi e avevano più materia grigia di quella presente nei cervelli delle persone del gruppo di controllo. Questo suggerisce che la meditazione può davvero essere utile per tutti, dato che, ahimè, il cervello tende naturalmente a ridursi con l'età.

Uno studio clinico recente con follow-up (periodo di osservazione) suggerisce che i meditatori hanno anche connessioni più forti tra le aree cerebrali e minore atrofia del cervello connessa con l’età. L’avere connessioni più forti influenza la capacità di trasmettere rapidamentei segnali elettrici cerebrali. E è significativo che questi effetti siano evidenti in tutto il cervello e non solo in aree specifiche.

Eileen Luders, visiting assistant professor alla UCLA Laboratory of Neuro Imaging, e colleghi hanno usato nello studio un nuovo tipo di Imaging RM, noto come tensore di diffusione, capace di fornire informazioni sulla connettività strutturale del cervello. I ricercatori hanno scoperto che le differenze tra chi non medita e chi lo fa non sono confinate a specifiche aree del cervello ma coinvolgono un’estesa area di connessione che include i lobi frontali, temporali, parietali, occipitali e il corpo calloso anteriore. Come pure le strutture limbiche e il tronco encefalico.
Lo studio è pubblicato su questo numero dell'edizione online del giornale NeuroImage.

"I nostri risultati evidenziano che i meditatori di lunga data hanno fibre di sostanza bianca che sono più numerose, più dense e meglio isolate in tutto il cervello," ha detto Luders. "Abbiamo trovato anche che il normale declino di sostanza bianca legato all’età è considerevolmente ridotto in coloro che praticano attivamente la meditazione."

Lo studio è stato condotto su 27 meditatori (età media 52 anni) e 27 persone di controllo, mescolati come età e sesso. Gli anni di pratica meditativa oscillava tra 5 e 46; il tipo di meditazione praticata includeva gli stili Shamatha, Vipassana e Zazen, da soli o combinati con altri stili.

I risultati hanno mostrato l’esistenza nei meditatori di una connettività strutturale pronunciata in tutto il cervello. Le differenze maggiori tra i due gruppi è stata vista all'interno del tratto corticospinale (un insieme di assoni che vanno dalla corteccia cerebrale alla corda spinale); il fascicolo longitudinale superiore (un lungo fascio bidirezionale di neuroni che connettono la parte anteriore e posteriore del cervello); e il fascicolo uncinato (la sostanza bianca che connette parti del sistema limbico, come l'ippocampo e l'amigdala, con la corteccia frontale).

"È possible che la meditazione, specie dopo un lungo periodo di tempo possa indurre cambiamenti a livello microanatomico," ha detto Luders, meditatrice lei stessa.
Come conseguenza, ella ha detto, la robustezza delle connessioni fibrose nei meditatori può aumentare e probabilmente condurre agli eventi macroscopici visti tramite la DTI.
La Luders ha concluso dicendo:"La meditazione, oltre che indurre cambiamenti nell'anatomia cerebrale stimolandone la crescita, può anche prevenirne la riduzione. È così che, praticata regolarmente nel corso degli anni, la meditazione può ridurre l'atrofia cerebrale legata all'età, influenzando forse in modo positivo il sistema immunitario.”

tratto da la lunga vita terapie

13 settembre 2011

Macrolibrarsi.it presenta il libro: The China Study


Lo studio più completo sull'alimentazione mai condotto finora. Sorprendenti implicazioni per la dieta, la perdita di peso e la salute a lungo termine.

BENEFICI DELLA PRATICA

Il Qigong è un sistema di auto-guarigione che nasce dalla fusione della medicina orientale, meditazione e movimento fisico.

L'efficacia del Qigong è stato dimostrato dai risultati sulla salute di milioni di persone nel corso di migliaia di anni.

Nel 1992 Il Zhineng Qigong è stato dichiarato il metodo più efficace per prevenire la malattia guarigione - più di qualsiasi forma di Tai Qi o di altro esercizio praticato in tutto il territorio della Cina.

Migliaia di persone in tutto il mondo hanno usato questi piacevoli, esercizi dolci allo scopo di:

- Rallentare o invertire la degenerazione di invecchiamento

- Prevenire o migliorare la guarigione di malattie e lesioni

- aumentare le prestazioni atletiche e intellettuali

- raggiungere un grado di rilassamento del corpo e della mente

- Migliorare la funzione sessuale

- Ridurre lo stress

- Alleviare la depressione.

Per molte persone, il primo beneficio ottenuto con la pratica del Qigong è stato nel contribuire ad alleviare lo stress e prevenire problemi di salute cronici.

In Cìna Qigong è usato per contribuire ad alleviare una vasta gamma di malattie come il diabete, l'asma, cancro, problemi circolatori, problemi di organi interni, artriti, dolori, problemi di schiena, problemi articolari, iper e ipotensione, disturbi autoimmuni e malattie fisiche generali.

Il Qigong come nella medicina cinese, si basa sul concetto di "Qi" (l'energia naturale - la forza vitale).

Il Qigong aiuta ad aumentare il qi, il quale può essere usato per curare ferite e malattie, migliorare la vostra salute generale o sviluppare abilità speciali.

Con la Medicina Cinese ed il Qigong si può curare tutta la persona;

La medicina occidentale tratta in genere solo i sintomi della malattia.

Gli Esercizi di Qigong sono generalmente molto semplici.

I Medici in Cina ed adesso anche qualche medico occidentale prescrivere il Qigong come terapia per la pressione alta, problemi di circolazione, asma, malattie nervose, impotenza, artrite, mal di schiena, problemi al collo e alle articolazioni.

Questi esercizi servono anche a sciogliere le articolazioni e la colonna vertebrale rendendoli più forti e più flessibili.

Il Qigong comprende tecniche di meditazione che sono estremamente efficaci per rilassare il corpo e calmare la mente, liberando lo stress e ritardando il processo di invecchiamento.

Degli studi sulla pratica del Zhi Neng Qigong può:

• attraverso uno stato di rilassamento diminuire la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna;

• diminuire il dolore, depressione e la dipendenza (in generale), e migliorare la capacità immunitaria;

• Migliorare l'efficienza del sistema immunitario attraverso aumento della frequenza e ed il flusso del sistema linfatico;

• Migliorare la resistenza alle malattie e infezioni e aumentare l'efficienza del metabolismo cellulare e la rigenerazione dei tessuti;

• Coordinare l'emisfero cerebrale destro e sinistro migliorando il sonno, riducendo l'ansia e aumentando la chiarezza mentale;

• facilitare il rilassamento e la concentrazione mentale;

• regolare la funzione del sistema ghiandolare, così come il fluido del cervello e del midollo spinale, che media il dolore e l'umore, potenziando la funzione immunitaria.

È stato dimostrato che la pratica quotidiana e costante del Zhineng Qigong può rafforzare il proprio stato di salute generale e lo stato mentale.

il Zhineng Qigong comprende tecniche di meditazione semplici che sono estremamente efficaci per calmare la mente aumentare la concentrazione, liberando dallo stress e ritardando il processo di invecchiamento.

fonti:


• Aumento dell sistema immunitario (Prevention Magazine v. 42 maggio 90, pag 14- 15 +) .
* Rallenta il processo di invecchiamento (QiGong, Thè Art & Science of Healing Energy cinese, Kenneth S. Cohen, NY, 1997) .
* migliora l'equilibrio e la coordinazione DUE VOLTE in più rispetto ad altri tipi di qigong (Prevention Magazine, v. 46 Dicembre 94 p.71-72 + e Stati Uniti d'America Oggi, maggio 1996)
* Miglioramento della postura, stretching, tonificazione e rilassamento del corpo in un modo cumulativo che nessun altro esercizio può raggiungere (American Journal of Terapia Occupazionale, 1992 Voi. 46 aprile (4) 295-300
.* Qigong è probabilmente l'esercizio adatto a perdere peso anche per chi soffre di artrite (American Journal of Medicina Fisica e Riabilitazione, giugno 1991, 70 (3) p 136-141 .
* Qigong è stato raccomandato come terapia aggiuntiva per il dolore cronico, l'AIDS, l'artrite, insonnia, asma, ipertensione, Parkinson, sclerosi multipla, fibromialgia e ogni malattia psicosomatica .
* rassegna completa di benefici per la salute del Qigong e Tai Chi, (Copyright: Arizona State University College of Nursing e Sanità Innovazione Phoenix, AZ 85004).

 Se volete partecipare ad un gruppo di pratica o semplicemente saperne di più, potete scrivere a zhinengqigongcatania@gmail.com o chiamare 3280048941

15 luglio 2011

La cervicale vuol farci uscire da una vita sbagliata

 La cervicale (o artrosi cervicale) è indice di un rapporto rigido tra collo e testa e rivela che emozioni e razionalità non dialogano

Il tratto cervicale, ponte fra testa e corpo

Il tratto cervicale è costituito da sette vertebre, la prima delle quali si chiama Atlante. Il valore simbolico del tratto cervicale sta nel suo essere un vero e proprio "crocevia" tra il capo e il resto del corpo. All'interno del collo, in pochissimo spazio, collaborano vertebre, muscoli, articolazioni e nervi. Il loro compito è di veicolare tutte le sollecitazioni e le informazioni che il corpo e la testa si scambiano a vicenda. Così, spesso, i disturbi che riguardano quest'area (in primo luogo la cervicale) sono legati a un equilibrio che viene a mancare.

Fastidi passeggeri, avvisaglie della cervicale

Una contrattura fastidiosa, la sensazione che il collo sia legato e pesante... Ecco le prime avvisaglie di uno dei disagi più comuni: la cervicale. Giorno dopo giorno facciamo l'abitudine a queste sensazioni sgradevoli fino a quando un dolore acuto, bruciante e l'irrigidimento muscolare ci bloccano costringendoci a fare i conti con un problema che va oltre la cattiva postura occasionale. E mette in gioco un assetto ben più importante: quello della nostra mente e della nostra vita, che potrebbe aver preso una "cattiva piega".

Il collo: crocevia e punto di passaggio

Il collo è un punto del corpo che condensa diversi significati simbolici: è un importante crocevia e punto di passaggio. Attraverso il collo e le colonna vertebrale ciò che nasce nel cervello si prepara a tradursi in azione, movimento. Questo implica la capacità di orientarci nello spazio nelle direzioni di base. Il collo ci conduce anche verso il mondo dell'alto e del basso, verso la dimensione aerea, del pensiero, della razionalità ma anche verso il basso e la dimensione terrena-corporea delle emozioni.

Se il collo è rigido e dritto son dolori... alla cervicale!

Dolore e capogiri accompagnano spesso una delle deformazioni che possono colpire il tratto cervicale: l'irrigidimento delle vertebre. Gradualmente le curva fisiologica del tratto cervicale scompare lasciando il collo "diritto" ossia rigido e senza elasticità. Ma che senso ha una simile malformazione? Il collo perde la sua flessibilità ma anche la sua funzione di raccordo. Tra testa e collo si struttura un rapporto rigido, quasi fossero divenuti distanti uno dall'altra, due cose separate: così corpo e testa non dialogano più, lasciando la parte emotiva sacrificata rispetto a quella del pensiero.

Se la testa è pesante apre le porte alla cervicale

Nella fase acuta, il disturbo alla cervicale spesso costringe a uno stato di dolorosa immobilità. I movimenti più semplici diventano dolorosi e impossibili, così ci ritroviamo nell'incapacità di guardarci attorno, con lo sguardo fisso di fronte a noi. Da un punto di vista simbolico la cervicale mostra un individuo uni-direzionato, come se avesse un paraocchi, incapace di flessibilità, di cogliere ciò che accade intorno e di vivere a pieno ogni stimolo.

fonti: Riza psicosomatica.

07 luglio 2011

ZHINENG QIGONG A GARLASCO CON LIU JIANSHE

DATE:
- 12 luglio 09.30 - 12.30 pausa 15.30 - 20.00

- 13 luglio 09.30 - 12.30 pausa 15.30 - 20.00
- 14 luglio 16.00 - 20.00

Il corso si terrà a GARLASCO presso l'associazione il Cerchio2
ref. Renzo Farina 3398030036





Il giorno 14 luglio al mattino, è stato concordato un particolare esperimento al quale Jianshe si presta, presso il Policlinico San Matteo di Pavia al reparto di Neurochirurgia , alle h 11.00, dove effettueremo delle valutazioni a livello cerebrale, in condizioni normali, in stato meditativo ( qigong ), con la creazione del campo ecc....

Purtroppo il numero dei partecipanti limitato a 3, non consente eventuali adesioni.

In attesa di una Vostra disponibilità, Vi invito a non esitare per avere ulteriori informazioni. ( gli orari potranno subire lievi modifiche ).

COSTI PREVISTI:

- Eur 25,00 1 sessione al mattino

- Eur 40,00 1 sessione al pomeriggio

- Eur 50,00 1 sessione intera giornata

- Eur 40,00 2 sessioni al mattino

- Eur 70,00 2 sessioni al pomeriggio

- Eur 90,00 2 sessioni intera giornata

- Eur 100,00 INTERO SEMINARIO

n.b. i prezzi potrebbero subire variazioni in base al numero di partecipanti
per maggiori info:
clicca qui

23 giugno 2011

La Pratica della Consapevolezza cambia la struttura del cervello in otto settimane

 Un programma di meditazione di 'Pratica della Consapevolezza' della durata di otto settimane sembra indurre nel cervello dei participanti cambiamenti misurabili nelle aree associate con la memoria, il senso del sé, l'empatia e lo stress. Uno studio condotto da un team di ricercatori del Massachusetts General Hospital (MGH) e pubblicato dalla rivista Psychiatry Research Neuroimaging, documenta per la prima volta i cambiamenti indotti dalla meditazione sulla sostanza grigia del cervello nel corso del tempo.

La dottoressa, Sara Lazar, direttrice del Programma di Ricerca delle Neuroimmagini del Massachusetts General Hospital (MGH) e principale autore dello studio, ha detto: "La pratica della meditazione è associata a un senso di pace e di rilassamento fisico, ma i praticanti da tempo affermano che la meditazione provoca anche benefici cognitivi e psicologici che persistono nel corso della giornata. Questo studio dimostra che i cambiamenti osservati nella struttura del cervello possono essere alla base dei miglioramenti riferiti e che le persone non si sentono meglio semplicemente perchè passano un pò di tempo rilassandosi."

Un precedente studio, condotto dal gruppo di ricercatori diretto della dottoressa Lazar, aveva evidenziato l'esistenza di differenze strutturali tra il cervello dei meditatori esperti e quello delle persone che non meditano; nei primi è stato osservato un ispessimento delle aree della corteccia cerebrale associate con l'attenzione e l'integrazione emozionale. Tuttavia queste osservazioni non potevano dimostrare che le differenze erano da mettere in relazione con la meditazione.
Nello studio ultimo, invece, la struttura del cervello di 16 partecipanti è stato fotografato tramite le immagini della risonanza magnetica due settimane prima e due dopo aver partecipato al programma di otto settimane di 'Pratica della Consapevolezza' per la Riduzione dello Stress presso il Centro di meditazione dell'Università del Massachusetts.
In aggiunta alla partecipazione ai due incontri settimanali, nel corso dei quali si praticava la meditazione della consapevolezza – focalizzata sulla coscienza non giudicante delle sensazioni, dei sentimenti e dello stato mentale - i partecipanti ricevettero una registrazione audio per la pratica di una meditazione guidata e venne anche chiesto loro di registrare il tempo dedicato quotidianamente alla pratica. Contemporanemanete, vennero prese, in un intervallo di tempo simile, immagini di risonanza magnetica del cervello di un gruppo di controllo fatto di persone che non meditavano.
I partecipanti appartenenti al gruppo dei meditatori dedicavano una media di 27 minuti al giorno alla pratica di esercizi di consapevolezza e le loro risposte a questionari sul tema indicavano miglioramenti significativi rispetto alle risposte date prima della partecipazione. L'analisi delle immagini della risonanza magnetica, che riguardavano le aree in cui le differenze associate alla meditazione erano state osservate negli studi precendenti, evidenziava un'accresciuta densità della materia grigia nell'ippocampo, noto per l'apprendimento e la memoria, e nelle strutture associate con l'auto consapevolezza, la compassione e l'introspezione.
I partecipanti riferirono una riduzione dello stress che risultò corrispondere a una ridotta densità della materia grigia nell'amigdala, nota per l'importante ruolo svolto nell'ansietà e nello stress. Non è stato osservo alcun cambiamento nella struttura chiamata insula, associata con l'autoconsapevolezza e identificata negli studi precedenti: gli autori suppongono che sia richiesto un tempo più lungo di pratiche meditative per produrre cambiamenti significativi in quell'area. Nel gruppo di controllo, invece, non venne osservato alcun cambiamento, a conferma del fatto che questi non dipendevano dal passare del tempo.
La dottoressa Britta Hölzel, ricercatrice dell'Università di Giessen in Germania e importante oautrice dello studio, ha affermato: "È affascinante vedere documentata la plasticità del cervello e che, attraverso la pratica della meditazione, è possibile avere un ruolo attivo nel cambiare il cervello, accrescere il benessere e la qualità della nostra vita. Altri studi in gruppi diversi di pazienti hanno dimostrato che la meditazione può indurre cambiamenti significativi in una varietà di sintomi, e noi stiamo ora indagando i meccanismi, evidenziabili nel cervello, che sono alla base di questi cambiamenti”.
Il dottor Amishi Jha, neuroscienziato dell'Università di Miami che indaga sugli effetti della pratiche meditative su individui in gravi situazioni di stress, ha detto: "Questi risultati gettano luce sul meccanismo d'azione delle tecniche basate sulla pratica della consapevolezza. Essi dimostrano non solo che l'esperienza di stress di una persona può essere ridotta con un programma di allenamento di pratica della consapevolezza di otto settimane, ma che il cambiamento sperimentato corrisponde a cambiamenti strutturali nell'amigdala, una scoperta che apre le porte a molte possibilità per ricerche future sulla possibilità di ridurre lo stress, come i disordini da stress post-traumatico, mediante la 'Pratica della Consapevolezza'."
ScienceDaily -Jan. 21, 2011-

06 giugno 2011

Seminario di Zhineng Qigong

 
ASSOCIAZIONE AIRE'
Con il Patrocinio dell’associazione QI
 
Seminario di Zhineng Qigong


con il maestro Liu Jianshe

6/ 10 Luglio 2011

Hotel Bonaccorsi Pedara (CT)

Il maestro liu Jianshe, direttore del centro Hexianju Qigong in Cina, durante il seminario svilupperà il tema della “cura della salute”  attraverso la pratica del Zhineng Qigong, intesa come attivazione delle proprie risorse vitali e di un ritrovato equilibrio energetico, offrendo spunti di riflessione per trovare il giusto approccio tra pensiero occidentale, pratica e vita quotidiana.

Il seminario aperto a tutti sarà cosi’ articolato :

6-10 luglio ore 9.30/13.30 -- 15.30/19.30

Il 6 luglio 2011 ore 18.30 Tavola rotonda aperta a tutti .

Possibilità di risiedere, in convenzione, nella struttura dell’Hotel per l’intero seminario

Costo del seminario:
cinque giorni 250 euro
Tre giorni 180 euro
Singolo giorno 70 euro

Soggiorno Hotel in convenzione dal 06/07 al 10/07/2011
Per grp sino a 15 pax:
- Cam. singola € 50,00 con prima colazione inclusa
- Cam. Doppia € 60,00 “ “ “ “
- Cam. Tripla € 80,00 “ “ “ “
- Cam. Quadr. € 115,00 “ “ “ “

Per grp da 15 a 30 pax:
- Cam. singola € 40,00 con prima colazione inclusa
- Cam. Doppia € 50,00 “ “ “ “
- Cam. Tripla € 70,00 “ “ “ “
- Cam. Quadr. € 100,00 “ “ “ “

- Pranzo € 15,00 bevande escluse


http://www.grandhotelbonaccorsi.it/



Informazioni e prenotazioni :

Erminia Russo: ermi.russo@alice.it -tel. 338/6162830
Giuseppe Giannoccaro: assaire@yahoo.it - tel. 339/6243500

26 maggio 2011

SEMINARIO INTENSIVO DI ZHINENG QIGONG

L'ASSOCIAZIONE AIRE'


ORGANIZZA:

UN SEMINARIO INTENSIVO DI ZHINENG QIGONG TENUTO DAL MAESTRO “LIU JIANSHE”.


DATA: DAL 6 LUGLIO AL 10 LUGLIO

per maggiori informazioni contattare:

GIUSEPPE GIANNOCCARO: TEL 3396243500 o mail: assaire@yahoo.it

ERMINIA RUSSO: TEL mail: ermi.russo@alice.it

18 maggio 2011

ZHANG ZHUAN GONG

In Questa sede vogliamo analizzare brevemente l'esercizio base dello stile, lo Zhan Zhuang Gong normalmente conosciuto come esercizio dell'albero. Tale esercizio consente al praticante di studiare la connessione e l'armonia tra le diverse parti del corpo fino a sviluppare la cosiddetta Cu Yuen Li, la forza che si sviluppa contemporaneamente in tutte le direzioni dello spazio.

In questo senso l'albero è base sia del lavoro marziale che del lavoro energetico per l'incremento di benessere e salute (Yi Gong).

Ricordiamo che attualmente ZZG è uno dei più noti esercizi appartenenti alla grande categoria del qi gong o esercizi volti a lavorare (gong) con l'energia (qi).

Prima di tutto vogliamo brevemente descrivere l'esecuzione tecnica dell'esercizio,Per passare poi ad analizzare le funzioni energetiche del punti di Mtc maggiormente coinvolti dalla pratica. In effetti le specifiche zone corporee che identifichiamo come punti energetici possono tradizionalmente venir attivate tramite diversi sistemi: aghi, moxa, coppettazione, tuina ed esercizi di qigong.

L'auto stimolazione ottenuta nel corso degli esercizi si basa da un lato su respirazione Profonda Movimenti e posture specifiche e dall'altro sulla capacità del praticante di dirigere la propria intenzione (Yi) sui punti interessati. Possiamo quindi affermare che l'accresciuta percezione cinestesica di determinati punti può attivarne la funzione fornendo cosi ai praticanti di qi gong un ottimo strumento di auto-trattamento energetico.

Cominciamo quindi ad analizzare l'aspetto tecnico dell esercizio.

Il praticante si pone in piedi, mantenendo i piedi paralleli con un'apertura pari alla larghezza delle spalle, ed i talloni leggermente più larghi delle spalle, caviglie ginocchia ed anche sono lievemente flesse in modo da abbassare il baricentro e rilassare le articolazioni, in questo modo si rilassa anche il tratto lombare. La schiena è diritta con le spalle rilassate, la sommità del capo tende verso l'alto la punta della lingua poggia contro il palato per favorire il passaggio energetico tra Ren Mai e Du Mai. Le braccia vanno poste in avanti, arcuate come se si volesse abbracciare un albero, i palmio con ìl con il punto Lao Gong (8MC) rivolto verso la zona del tan tien medio.

L'intenzione ricerca una sensazione di aumento del proprio SPAZIO vitale, ottenuta tramite la cosiddetta "apertura delle orecchie".

La posizione va mantenuta a lungo, da 15 fino a 60 minuti circa.

le mani vengono poi abbassate a livello dell'addome (TI BAO SHI) e infine appoggiate sull'ombelico.

I benefici di questo esercizio sono collegati a diversi aspetti, innanzitutto la tecnica rinforza le gambe, donando al praticante una notevole sensazione di "RADICAMENTO", favorisce inoltre il lavoro respiratorio e la conduzione del Qi nel percorso del "piccolo circuito energetico". L'aspetto forse più importante è comunque lo sblocco delle tensioni muscolari con conseguente liberazione del Qi.

Lo stress muscolare a livello di gambe e braccia innesca, qualora la posizione venga mantenuta sufficientemente a lungo, vibrazioni e movimenti muscolari a livello delle zone corporee maggiormente "bloccate", con conseguente effetto liberatorio e rilassante; da questo punto di vista l'esercizio è basato sugli stessi principi degli esercizi di "grounding", tipici della terapia bioenergetica. Ricordiamo inoltre come tutto il lavoro del Qigong si basi inizialmente sul miglior utilizzo dell'energia già presente in noi, da cui l'importanza del rilassamento e della liberazione delle tensioni muscolari croniche, premesse indispensabili per realizzare la successiva fase di incremento dell'energia interna.

"estratto da -LaMandorla Marzo 2011"

09 maggio 2011

Il potere delle intenzioni

Se sapessi che i tuoi sogni possono avverarsi, quali esprimeresti? Amore eterno? Salute perfetta? Un nuovo lavoro oppure una nuova sfida? O forse più semplicemente serenità? O magari vorresti soddisfare un desiderio ancora più profondo, come ad esempio permettere alla tua anima di realizzare il suo destino?

Ogni cosa che accade nell’Universo nasce da un’intenzione. Secondo gli antichi testi Vedici, le Upanishad: “Tu stesso sei il desiderio più forte e profondo che conduce. Ai tuoi desideri seguono le tue intenzioni. Alle tue intenzioni la tua volontà. Alla tua volontà, le tue azioni. Alle tue azioni, il tuo destino”.  In definitiva il nostro destino deriva dal livello più profondo dei nostri desideri e delle nostre intenzioni, strettamente correlati tra loro.

COS’È L’INTENZIONE?

Molti dicono che è il pensiero di qualcosa che si vuole raggiungere o portare a compimento. Ma io credo ci sia qualcosa di più profondo ancora. L’intenzione è il modo con cui cerchiamo di soddisfare un certo desiderio, sia di natura materiale, che emotiva, spirituale o fisica. In definitiva l’obiettivo di ogni intenzione è quello di arricchire di gioia e di benessere la nostra vita e quella delle persone che ci circondano.

Quando un’intenzione si ripete, essa crea una sorta di rituale, la regolarità di una routine. Più profonda è la sua dimora nel nostro cuore, più probabilità ci sono che la coscienza dell’Universo si attivi per ricreare e manifestare questa nostra intenzione nel mondo fisico. Per questo, se ti senti “bloccato” nella tua vita o se credi che quello che davvero desideri sia impossibile – pensa in grande!

Vai oltre lo stato mentale che in genere ti limita e ti imprigiona. Vai con il pensiero oltre i problemi attuali, le difficoltà e le sfide. Abbi cura delle tue intenzioni, non le abbandonare. Quando nutri con continuità le tue intenzioni più pure e sentite, persino l’impossibile diventa possibile.

COME FARE?

Per ognuna delle tue intenzioni, chiediti: “Come può essermi utile e come può essere utile alle persone con cui io sono in contatto?”. Se la risposta è vera gioia e soddisfazione, allora la tua intenzione, cooperando insieme alla nostra mente “non locale”, agisce da sola, orchestrando in modo armonico e sublime la sua stessa realizzazione. Ogni nostra intenzione racchiude in sé uno straordinario potere, una capacità organizzativa divina che dobbiamo lasciar agire indisturbata, senza tentare di forzarla o di manipolarla.

L’unica cosa che dobbiamo fare é avere fiducia nel risultato. Questo è l’atteggiamento che ci permette di vedere la sincronicità nel mondo che ci circonda.
Dobbiamo arrivare a percepire con chiarezza che è la nostra anima – e non il nostro ego – ad essere il fulcro interiore con cui entrare in contatto. È in questo momento, quando cioè entriamo in contatto con la parte più profonda di noi stessi, che siamo in sintonia con il nostro destino. Siamo noi il profeta, non lo scenario in cui ci muoviamo.

Che riescano ad osservare e comprendere le proprie intenzioni – anche quelle più importanti e nascoste – manifestarsi nel mondo reale per portare gioia a loro stessi ed al mondo che ci circonda.

03 maggio 2011

La pratica del qigong nel trattamento delle malattie

Il qigong è utilizzato, a scopo terapeutico, nel trattamento di numerose patologie, specialmente quelle croniche: dai dolori articolari, all'ansia e depressione, all'insonnia, alla stanchezza, all'emicrania e molto altro ancora.

L'efficacia del qignong nel recare sollievo a patologie croniche , anche di vecchia data, è riferibile principalmente all'esplicarsi di specifiche azioni di riequilibrio dell'energia psicofisica dell'organismo. Queste azioni sono descritte qui di seguito.

• Il ripristino del patrimonio energetico impoverito accade attraverso un aumento della capacità dell'organismo di riposare, cui segue il graduale incremento delle difese organiche indebolite.

• La riduzione del consumo energetico del corpo e l'immagazzinamento della energia non utilizzata. La ricerca clinica ha evidenziato che quando si entra nello "stato di qigong", che è di profondo rilassamento, si verifica una riduzione del consumo di ossigeno e dell'attività metabolica. La capacità di connettersi con le energie della terra e del cielo, permette anche di arricchire la energia essenziale/yuanqi dell'organismo. All'energia cosmica attingono consapevolmente i terapisti che riequilibrano le disarmonie dei  pazienti .

• L'azione di massaggio interno degli organi e dei visceri. L'azione meccanica  indotta dai movimenti e la respirazione si traduce in un massaggio ritmico degli organi e dei visceri presenti nella cavità addominale e toracica. Di conseguenza, migliora la digestione e l’assorbimento delle sostanze nutritive e si riduce ogni forma di congestione ematica o di ristagno. Ne traggono vantaggio anche tutte le forme di ptosi viscerale e la stipsi cronica.

• Libera circolazione dell'energia in tutto il corpo. Nel qigong, i movimenti di contrazione ed estensione specifici e il ricorso all'uso dell'Intenzione nell'esecuzione di ogni tipo di Forma (successione di movimenti ), rendono possibile 'regolare' il flusso dell'energia e del sangue nei meridiani e, attraverso essi, in tutto il corpo. La vita sedentaria, i traumi fisici, il sovraccarico o la repressione delle emozioni, l'abuso dell'attività mentale sono condizioni di comune riscontro nello stile di vita moderno; ognuna di queste condizioni può disturbare la circolazione energetica, creando una ostruzione in alcune aree del corpo e una accelerazione in atre. Il ripristino di un flusso appropriato è indispensabile per ritrovare la salute.

Nel trattamento delle malattie occorre distinguere la radice della disarmonia dalle sue manifestazioni

Nel trattamento della radice della disarmonia è sempre utile incominciare dal Cuore,  inteso sia in senso fisico, in quanto per la Medicina Cinese governa la circolazione del sangue, che porta nutrimento in tutto il corpo,  sia in senso energetico, in quanto 'dà dimora alla mente e allo spirito'. La prima e più importante azione da compiere è dunque  quella favorire l'instaurarsi di uno "stato di calma del cuore".

Un gran numero di patologie, ai giorni nostri, ha origine psichica e talune, anche gravi, hanno alla loro origine uno shock emozionale o un sovraccarico di emozioni che non fluiscono. La  realizzazione dello "stato di calma del cuore"  rende la mente  silenziosa e aiuta ad essere  ottimisti riguardo alla guarigione.

da: lalungavitaterapie

18 aprile 2011

Pratica di Zhineng Qigong con Ramon Testa

Catania Sabato 7 Maggio 2011 I livello ore 15.00 - 19.00

Programma dell’incontro

L'utilizzo della mente nel Zhineng Qigong:

1.Basi teoriche

2.L'uso della mente nelle pratiche ortodosse (la quiete)

3.L'uso della mente nel Zhineng Qigong (utilizzo cosciente)

4.Peculiarità del Zhineng Qigong

5.Come affrontare la mente che divaga durante la pratica

L’incontro verterà sulle tecniche fondamentali del primo livello di Zhineng Qigong

L’incontro è rivolto  anche a principianti .


Ramon Testa

Laureato in lingue orientali ha studiato Zhineng Qigong con L'insegnante Li suping e con la Zhineng Society di Singapore.
Insegnate di Zhineng Qigong della FISTQ (Federazione Italiane scuole di Tuina e Qigong). Insegna a Lugano, Milano, Palermo e Catania.
Autore del testo, in collaborazione con il Dott. Vito Marino,  "Zhineng Qigong" per la casa editrice Nuova Ipsia Palermo.







II livello

Domenica 8 ore 9.30 / 13.30 - 15.00 / 19.00

Le dieci posizioni per l'integrazione di corpo e mente (Xing shen zhuang) Procedendo dal lavoro fatto con Pengqi guanding fa (la sequenza) sullo scambio di qi fra uomo e hunyuanqi della natura, le dieci posizioni per l'integrazione di mente e corpo (Xing shen zhuang) sviluppano invece il qi all'interno del corpo facendolo penetrare in profondità nei tessuti. Questo rappresenta il lavoro del secondo livello del Zhineng Qigong.

Aperto a tutti coloro che hanno una conoscenza degli esercizi del I livello di Zhineng Qigong.

Gli incontri si svolgeranno presso L’associazione A.S.D. Aire’

via Castigliane 5 Catania



Per info Giuseppe Giannoccaro 339 /6243500 e-mail assaire @yahoo.it

Blog: http://zhinengqigongcatania.blogspot.com/
Sito in Italiano: http://www.zhinengqigong.it/

23 marzo 2011

Zhineng Qigong - Manuale completo di teoria e pratica di Qigong

Zhineng Qigong - Manuale completo di teoria e pratica di Qigong
 di Vito Marino, Ramon Testa









Gli obiettivi della presente opera sono quelli di fornire al lettore e al praticante di Qigong le conoscenze basilari teoriche su questo metodo di evoluzione personale, di introdurre alla corretta conoscenza del Zhineng Qigong, e di servire da guida a chi intraprendesse lo studio per "Operatore Qigong".

Il Qigong è praticato, con nomi diversi, in Cina da migliaia di anni, allo scopo di prevenire e curare le malattie, per migliorare e rendere la vita quotidiana più piena e soddisfacente, per migliorare le performance fisiche e psichiche. Il Qigong è profondamente diverso dalle altre arti della salute, della cultura fisica, e dagli sport.
Nel Qigong l’attenzione è posta all’interno del corpo e all’ambiente esterno, e non vi è alcuno spirito competitivo. Il Qigong migliora la coordinazione e scioltezza, affina la coscienza, regola la respirazione, coltiva la "virtù" ("de").
Tra le centinaia, o più verosimilmente migliaia, di stili di Qigong, il Zhineng Qigong è uno dei più efficaci nel migliorare la salute e, secondo le teorie tradizionali, nel nutrire l’essere umano di energia vitale dall’ambiente.
Il Zhineng Qigong (Qigong della Coltivazione dell’Intelligenza, o Saggezza), è stato creato e diffuso a partire dal 1980 dal Prof. Pang Ming, uno dei grandi Maestri cinesi di Qigong dell’epoca moderna, esperto di Medicina Cinese e medico anche di formazione occidentale.
Il libro è diviso in due parti. Nella prima parte si definisce il concetto di Qigong, la sua differenza con altri tipi di esercizi fisici, se ne classificano i vari tipi, si parla della sua storia, dei requisiti per la pratica, dei benefici che apporta alla salute, si esaminano i possibili effetti indesiderati legati alla sua pratica, si affronta lo studio dei rapporti tra il Qigong e la Medicina Cinese.
La seconda parte è dedicata al Zhineng Qigong. Qui sono descritti nel dettaglio i movimenti dei principali esercizi afferenti al primo livello di pratica, senza tralasciare brevi ma completi riferimenti alla teoria del Zhineng Qigong.

04 marzo 2011

FONDAMENTI ESSENZIALI PER UNA CORRETTA PRATICA

LE DISPOSIZIONI D'ANIMO NECESSARIE PER UNA CORRETTA PRATICA.


FIDUCIA

La prima cosa essenziale è avere fiducia. La fiducia deriva dalla conoscenza del Qi Gong:
soltanto se si ha una certa conoscenza del Qi Gong si arriverà anche a credere in esso.
Se non credi è inutile praticare.
La fiducia è fiducia in sé stessi; nel poter credere che si riuscirà ad arrivare a certi stadi. Naturalmente bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti.
Il primo è che bisogna essere risoluti. Se si decide di avere fiducia bisogna prendere delle decisioni ferme, stabili: se c'è fiducia ma non risolutezza si perde il tempo giusto per praticare. Se invece si ha fiducia ad intermittenza è come non averla affatto. Se arrivati a metà strada ci si ferma, è come se non si avesse mai fatto nulla.
Quindi il primo requisito per praticare il "GONG", è avere una vera fiducia: solo così si potrà avere successo.

SINCERITA'

Il cuore sincero deriva dal rispetto profondo: bisogna avere rispetto reciproco, conoscenza reciproca e di conseguenza si può manifestare la sincerità del cuore. Il Qi Gong è una grande ed importante impresa che riguarda la nostra stessa esistenza.
Se nella nostra pratica non abbiamo cuore ed intenzioni sincere, non otterremo mai i veri metodi ed i veri segreti.
Per esempio se qualcuno di voi è superbo e presuntuoso e crede di aver capito tutto del Qi Gong, ad una persona del genere un vero maestro non dirà più niente. Il che vuol dire che nella nostra pratica del Qi Gong, se non saremo veramente sinceri, se non riusciremo a concentrarci con mente univoca, allora il nostro pensiero non sarà mai in quiete, il nostro Qi non scenderà (nel DanTian) e quindi sarà molto difficile ottenere dei risultati.
Se andremo a cercare l'insegnamento con il cuore puro ed intenzioni veramente sincere, solo allora il nostro sarà un intento positivo; potrà essere inglobato in una cosa molto preziosa (allude alla 'luce dello spirito' sopra la testa) e solo così riusciremo ad ottenere il vero insegnamento e vedremo molto rapidamente dei risultati.

UMILTA'

Il terzo punto è l'umiltà che significa sapere che non si finisce mai di imparare, che non si sa mai abbastanza; le cose che non capiamo dobbiamo studiarle per comprenderle a fondo.
Ciò vale soprattutto dal punto di vista del metodo, della pratica: se non prendete coscienza di ogni singolo passo, continuerete a girare a vuoto. Quindi dobbiamo chiedere molto umilmente aiuto alle altre persone e riconoscere anche i punti validi della loro pratica.
Solo in questo modo si vedranno chiaramente le proprie manchevolezze e sicuramente si potrà progredire.

COSTANZA

Il quarto punto, la costanza, dipende da una decisione volontaria. Ci sono persone che hanno un grande desiderio e praticano magari per dieci anni, altre che non l'hanno così forte e praticano per poco tempo. Alcuni per esempio praticano solo per curarsi una malattia: una volta guariti non praticano più.

Quello che intendiamo per praticare Qi Gong è coltivare il Tao, la legge del mondo naturale, e la base di questa pratica è una vita intera; per tanti anni che si hanno da vivere, tanti anni si pratica. La nostra vita è preziosa e se vogliamo allungarla, vivere a lungo, dobbiamo avere costanza prolungata nel tempo.
Naturalmente la pratica del Qi Gong non è una cosa semplice, bisogna "battere il ferro cento volte e scaldarlo mille volte per forgiarlo"; solo così si potranno ottenere risultati. Ci sono quindi momenti duri, momenti in cui si soffre. In un anno ci sono quattro stagioni, in inverno fa molto freddo e in estate fa molto caldo: se riuscite a praticare il Gong in tutte queste condizioni, potete adattarvi a qualsiasi situazione, a qualsiasi clima.
Il fatto di riuscire ad adattarsi ai cambiamenti climatici della natura vuole dire avere già fatto un passo per portare il proprio corpo a muoversi all'unisono con la natura.
Dobbiamo allenarci fino ad avere un corpo "forte come l'acciaio ed incorruttibile come l'oro".
Non si può fare questo se non c'è costanza. Se per esempio è domenica, fa caldo e preferiamo riposare, allora si perde tutto.
Le persone che praticano veramente il Qi Gong lo fanno sempre, seduti, sdraiati, in piedi, camminando. Cioè continuamente coltivano, allevano il proprio Zhen Qi.
La vera costanza è ininterrotta! Sappiamo che secondo le divisioni cinesi in un giorno ci sono 12 periodi e noi dobbiamo fare la pratica durante tutti questi 12 cicli.
Naturalmente attraverso questo lavoro continuo possiamo ottenere una vita più lunga. Lao Zi diceva: "Lo Shen antico non muore mai", cioè il nostro Shen non muore. Il nostro corpo deve finire, morire. Quando saremo arrivati ad un certo stadio del nostro lavoro, potremo anche fare a meno del corpo. Questo è un altro aspetto della teoria Taoista. Quando arriveremo al punto in cui faremo a meno del nostro corpo, saremo entrati in un altro mondo in cui potremo fare a meno di qualsiasi cosa. Naturalmente anche le persone che praticano Qi Gong devono morire. Però se riusciremo a fare in modo che la nostra vita abbia un senso e abbia buoni risultati in tutti i campi, sulla vita, sul lavoro, quando sarà il momento ce ne andremo in maniera molto naturale e tranquilla, senza sofferenza.
Inutile dire che questa è una delle più grandi fortune della vita.

COMPRENSIONE E RICERCA DELLA VERITA'

Il quinto punto:
Dobbiamo voler capire perché si possono, per esempio, curare le malattie, allungare la vita ecc. Tale attitudine alla conoscenza e alla verità è un qualche cosa che si sviluppa sulla base di un concetto, che attraverso il tempo viene indagato e gradualmente padroneggiato. Solo in questo modo dalla base della teoria si arriverà alla vera padronanza e solo allora si chiariranno veramente le ragioni ed i principi della pratica del Qi Gong. Tali conoscenze sono illimitate, inesauribili. Approfondendo un concetto dopo l'altro forse si riuscirà a comprendere alcune leggi della natura. Naturalmente ciò comporta anche grandi vantaggi per la nostra attività lavorativa.
Perciò bisogna praticare bene, non si arriva mai in fondo, però dobbiamo avere costantemente davanti a noi, un obiettivo da raggiungere.
Nella società occidentale però le persone come noidevono lavorare e praticare al tempo stesso, quindi è ancora più difficile.
Perciò il metodo della pratica deve essere preciso e rapido per poter avere un risultato. Naturalmente se il tempo è poco l'allenamento deve essere veloce: bisogna ottenere tranquillità del pensiero,qualcosa in poco tempo e questo non è facile.
Per questo dico: "cominciamo a partire dalla tranquillità del pensiero, e poi, passo per passo, facciamo questo percorso. Soprattutto non avere fretta, perché la pratica del Qi Gong non è unapratica che si concilia con l'impazienza.

08 febbraio 2011

La nascita delle emozioni - di Eckart Tolle

  L'organismo fisico, il tuo corpo, ha una sua propria intelligenza, così come ce l'ha l'organismo di qualunque forma vivente. E quella intelligenza reagisce a ciò che la tua mente sta dicendo, reagisce ai tuoi pensieri. Perciò le emozioni sono la reazione del corpo alla tua mente. L'intelligenza del corpo è, ovviamente, una parte inseparabile dell'intelligenza universale, una delle sue infinite manifestazioni. Essa conferisce una coesione temporanea agli atomi e alle molecole che costituiscono il tuo organismo fisico. È il principio organizzatore che è dietro il lavoro di tutti gli organi del corpo, la conversione dell'ossigeno e degli alimenti in energia, il battito cardiaco e la circolazione del sangue, il sitema immunitario che protegge il corpo dagli invasori, la trasformazione degli stimoli sensoriali in impulsi nervosi che sono inviati al cervello, lì decodificati, e riassemblati in una rappresentazione interna della realtà esteriore.  Tutte queste, insieme a mille altre funzioni che accadono simultaneamente, sono perfettamente coordinate da quella intelligenza. 
Non sei tu che governi il tuo corpo.È l'intelligenza a farlo. Essa è incaricata anche della risposta dell'organismo al suo ambiente. ..
Questa intelligenza dà luogo alle reazioni istintive dell'organismo ad ogni minaccia o sfida... Queste risposte istintive potrebbero essere considerate forme primordiali di emozioni. ...
La differenza fondamentale tra una risposta istintiva e una emozione è questa. Una risposta istintiva è la risposta diretta del corpo a qualche situazione esterna. Un'emozione, d'altra parte è la risposta del corpo a un pensiero.
Indiretamente, anche una emozione può essere una risposta a un evento, ma sarà la risposta a un evento visto attraverso il filtro della interpretazione mentale, il filtro del pensiero, vale a dire attraverso i concetti mentali di bene e male, piaciere e dispiacere, me e mio.
Per fare un esempio, è possibile che tu non senta alcuna emozione quando senti che è stata rubata la macchina di qualcuno, ma, se si tratta della tua, probabilmente ne saria irritato. È incredibile quante emozioni il concetto mentale di 'mio' può generare.
Benché il corpo sia molto intelligente, non può distinguere la differenza tra una situazione reale e un pensiero. Esso reagisce ad ogni pensiero come se fosse realtà. Non sa che è solo un pensiero. Per il corpo, un pensiero ansiogeno o che crea paura significa "sono in pericolo", e risponde di conseguenza, persino se sei sdraiato in un caldo letto di notte. Il cuore accelera, i muscoli si contraggono, il respiro diventa rapido. Si crea energia, ma poiché il pericolo è solo una creazione della mente, l'energia non ha sfogo. Un parte di essa nutre d irimando la mente e genera pensieri ancora più ansiogeni. La rimanente energia diventa nociva e interferisce con l'armonioso funzionamento del corpo.
 

Eckart Tolle, A new earth. A Plume book

28 gennaio 2011

CALENDARIO CAPODANNO CINESE 2011

Il 3 febbraio 2011 si festeggia ilE' disponiblie gratuitamente il Calendario cinese 2011
CAPODANNO CINESE

clicca qui per scaricare il file.

26 gennaio 2011

POSIZIONI

La pratica di Zhineng Qigong richiede delle posizioni adeguate affinché il flusso di qi è regolare ed i benefici della pratica sono ottimi. Le posizioni ricapitolate sotto sono necessarie all'inizio della pratica e quando si genera un campo di qi:

1.Testa e collo
La testa dritta, spinge il cielo, il mento spinge dentro, la testa ed il collo intero sono rilassati
Mandare il flusso di qi al cervello e mantenere il corpo in equilibrio rilassato

2.Occhi
La prima visione di difficoltà ad un punto nell'orizzonte allora collega questo punto al centro della testa. Tirare la visione nel centro della testa e lentamente chiudere gli occhi dall'esterno verso l'interno
La chiusura adeguata degli occhi permette alla mente di calmarsi

3.Lingua
Appoggiare la lingua in modo che la punta tocchi leggermente il palato superiore e chiudere la bocca con i denti che si toccano leggermente. Adottare un'espressione sorridente
La lingua collega i meridiani di dumai e di renmai mentre mantiniamo il corpo in buon equilibrio rilassato

4.Torace
Espirando si distende la zona delle clavicole e la base della gola dall'interno. Raddrizzare la base del collo tirando su con la parte superiore della testa mentre si distendono le braccia e le spalle verso il basso
Permettere la circolazione adeguata dello shen e del qi all'interno del nostro corpo

5.Spalle
Alzare un pò le spalle, distenderle con le braccia giù naturalmente. Mantenere le braccia 2-3 centimetri dal corpo con uno spazio libero sotto

6.Gomiti
Distendere i gomiti, lasciare la curvatura delle braccia naturalmente

7.Polso, palmi e dita
Mantenere a coppa i palmi come se si tenesse una sfera del qi e separare le dita in modo naturale
Permettere che il qi entri liberamente nelle braccia

8.Schiena
Raddrizzare naturalmente la schiena, alzare in su le spalle delicatamente e distenderle e rilassare verso il basso leggermente mentre si distende la schiena.
La vita è dove il qi si accumula ed è un sostegno importante il corpo intero

9.Bacino
Distendere sia il giunto dell'anca che i giunti pelvici
Portare più basso il sacro per muoversi liberamente ed aumentare la capienza di dantian più basso

10.Addome
Tirare delicatamente in dentro l'addome, mantenere la schiena diritta
Contribuire a disegnare il qi nel dantian

11.Coccige
Distendere il coccige, e delicatamente flettere in avanti
Il coccige è il punto di partenza del dumai, distenderselo faciliterà il qi per aumentare verso l'alto e per distendere contemporaneamente la schiena

12.Inguine
Tirare su il huiyin mentre si distendono il bacino, le natiche ed il coccige
Impedire il qi andare attraverso l'ano e l'apparato urinario

13.Ginocchia
Piegare un pò le ginocchia in avanti e leggermente verso fuori
Aiutano nella distensione delle natiche e nel centralizzare la resistenza delle gambe

14.Piedi
La pianta dei piedi sul pavimento con il peso corporeo distribuito uniformemente su entrambi i piedi non tschiacciare troppo i talloni per permettere al Qi di abbassarsi e fondersi con il qi della terra e circolare liberamente

17 gennaio 2011

PRATICA DI PRIMO E SECONDO LIVELLO CON RAMON TESTA


ZHINENG QIGONG



Pratica di primo e secondo livello con Ramon Testa


Catania 12/13 marzo 2011

I livello

Sabato 12 ore 9.30 / 1300

Introduzione alle teorie e tecniche fondamentali del primo livello di Zhineng Qigong ideato dal prof. Pan Ming. L’incontro è rivolto anche a principianti.

II livello

Sabato 12 ore 14.30 / 18,30 Domenica 13 ore 9.30 / 13.30

Le dieci posizioni per l'integrazione di corpo e mente (Xing shen zhuang) Procedendo dal lavoro fatto con Pengqi guanding fa (la sequenza) sullo scambio di qi fra uomo e hunyuanqi della natura, le dieci posizioni per l'integrazione di mente e corpo (Xing shen zhuang) sviluppano invece il qi all'interno del corpo facendolo penetrare in profondità nei tessuti. Questo rappresenta il lavoro del secondo livello del Zhineng Qigong.

Aperto a tutti coloro che hanno una conoscenza degli esercizi del I livello di Zhineng Qigong.

Gli incontri si svolgeranno presso L’associazione A.S.D. Aire’,  via Castigliane 5 Catania

Per entrambe gli incontri prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio

Per info Giuseppe Giannoccaro 3396243500 - mail: assaire@yahoo.it

Blog: http://zhinengqigongcatania.blogspot.com/

Sito in Italiano: http://www.zhinengqigong.it/

13 gennaio 2011

IL CAMMINO DI VITA (il calesse – i cavalli – il cocchiere – il passeggero)

 Il Cammino di Vita è una sorta di filo conduttore che ciascun essere umano segue nel corso della sua esistenza.
Avanziamo lungo questo percorso utilizzando un veicolo particolare che è il nostro corpo fisico.
Gli orientali usano un immagine molto semplice:
“Noi siamo come un calesse, che rapprsenta il nostro corpo fisico, che circola su un sentiero che simboleggia la vita ed il nostro cammino.
Il sentiero su cui avanza il calesse è una strada sterrata, la quale presenta delle buche, gibbiosità, sassi, solchi e fossi da ogni lato.
I solchi sono gli schemi già esistenti che prendiamo da altri e che riproduciamo. Le fosse più o meno profonde rappresentano le regole, I limiti da non superare se non si vuole incorrere in un incidente.
Questo cammino comporta talvolta delle curve che impediscono di vedere, oppure attraversa zone di foschia o di temporale.
Sono tutte fasi della nostra vita nelle quali abbiamo difficoltà a vedere chiaro o a poter anticipare alcunchè perchè non possiamo vedere davanti a noi.
Questo Calesse è trainato da due cavalli, uno bianco (Yin) a sinistra ed uno nero (Yang) a destra, che simboleggiano le emozioni, che evidenziano fino a che punto siano essi a tirarci.
Il Calesse è guidato da un Cocchiere che rappresenta la nostra mente, il nostro conscio.
Esso è dotato da quattro ruote, due anteriori (braccia) che danno la direzione dal Cocchiere ai cavalli, e due posteriori (gambe) che portano e trasportano il carico.
All'interno del Calesse c'è un passeggero che non si vede, (la nostra Guida Interiore – il nostro non conscio).
Il nostro Calesse personale avanza sul cammino della vita, guidato in apparenza dal Cocchiere.
Dalla qualità della sua vigilanza e dalla sua condotta dipenderà la qualità e la comodità del viaggio (esistenza).
Se egli maltratta I cavalli(emozioni) e li maltratta questi ad un certo punto si innervosiranno e rischieranno di provocare un incidente, come le nostre emozioni che avvolte ci portano ad atti irragionevoli, se non addirittura pericolosi. Se il conducente è troppo rilassato, se manca di vigilanza, il tiro passerà nei solchi (imitazione degli schemi parentali, per esempio) e noi seguiremo quindi le tracce di altri, correndo il rischio per esempio di andare a finire nel fossato come loro, se l'hanno fatto.
Allo stesso modo, se il Cocchiere non è vigile, non saprà nemmeno evitare le buche, le gibbosità (colpi, errori della vita) e il viaggio sarà molto disagevole per il Calesse, il Cocchiere stesso e il Maestro o Guida Inferiore.
Se il cocchiere si addormenta o non tiene le redini, saranno i cavalli (emozioni) a condurre il Calesse. Se il cavallo nero è il più forte (perché l'abbiamo meglio nutrito), il Calesse tenderà a dirigersi verso la destra e ad essere guidato dalle immagini emotive materne. Se è il cavallo bianco quello di cui ci occupiamo maggiormente e che ci domina, il Calesse si dirigerà verso sinistra, verso le rappresentazioni emotive paterne. Quando il Cocchiere sprona i cavalli a correre velocemente, li forza proprio come facciamo noi in alcune circostanze; se i cavalli si imbizzarriscono, sarà il fossato ad arrestare più o meno violentemente tutto il tiro con più o meno danni (incidenti e traumi).
Talvolta una ruota o un pezzo del Calesse si allenta (malattia), sia perchè era poco resistente, sia perché il Calesse è passato sopra troppe gibbosità e buche (accumulo di comportamenti, di atteggiamenti inadeguati). Pertanto, bisognerà correre ai ripari e, a seconda della gravità del danno, potremo farlo noi stessi (riposo, cicatrizzazione), dovremo ricorrere ad un meccanico (medicina dolce, naturale) o, se è più grave, a qualcuno che vi ponga rimedio (medicina moderna).
Tuttavia, sarà senza alcun dubbio importante per noi non accontentarci di sostituire il pezzo. Al contrario, sarà importante riflettere sulla condotta del Cocchiere e sul modo in cui potremo mutare i nostri comportamenti, i nostri atteggiamenti nella vita, se non vogliamo che «il guasto» si ripresenti.
Qualche volta il Calesse attraversa zone di scarsa visibilità, vale a dire che non vediamo veramente dove ci stiamo dirigendo. Può trattarsi di una semplice svolta. Possiamo vederla e prepararci al suo arrivo anticipandola. Dovremo allora rallentare, individuare in quale direzione svolta il sentiero e seguire la curva tenendo con forza le redini (dominare, per esempio, le nostre emozioni durante le fasi di cambiamento volute o subite). Quando vi è foschia o temporali, ci risulta più difficile guidare il nostro Calesse.
Dobbiamo «navigare a vista», rallentando il passo e basandoci sui bordi immediatamente visibili del sentiero. In questa fase dobbiamo avere una fiducia totale, per non dire «cieca» nel cammino di vita (leggi naturali, regole della Tradizione, Fede, eccetera) e nel Maestro o Guida Inferiore (Non-Conscio) che ha scelto tale cammino. Sono quelle fasi della vita nelle quali ci sentiamo persi, «nella nebbia più totale» e in cui non sappiamo più dove stiamo andando. In tali circostanze non possiamo far altro che lasciare che la vita stessa ci mostri la strada da seguire.
Talvolta, infine, giungiamo ad incroci, biforcazioni. Se il sentiero non è munito di segnali, non sappiamo quale direzione prendere. Il Cocchiere (la mente, l'intelletto) può prendere una direzione a caso. Il rischio di sbagliarsi, addirittura di perdersi, è grande. Quanto più il Cocchiere è sicuro di sé, persuaso di sapere e padroneggiare tutto, quanto più vuole e crede di sapere quale direzione scegliere, tanto più il rischio sarà grande. Qui siamo nel regno della «tecnocrazia razionalista», dove la ragione e l'intelletto credono di poter risolvere tutto. Se invece è umile e onesto con se stesso, egli chiederà consiglio al passeggero (Maestro o Guida Inferiore). Quest'ultimo sa dove sta andando, conosce la destinazione finale. Potrà quindi indicarla al Cocchiere, che la imboccherà, se sarà stato capace di udire la risposta. Infatti, qualche volta il Calesse, se non spesso, fa molto rumore procedendo ed è necessario arrestarsi per poter dialogare con il Maestro o Guida Inferiore. Sono le pause, le ritirate che talvolta facciamo per ritrovare noi stessi, poiché ci può capitare di perderci”.
Si tratta di un immagine semplice, ma che descrive al meglio il Cammino di Vita.

10 gennaio 2011

04 gennaio 2011

I PUNTI GUI

I 12 punti per la crescita personale sono divisi a gruppi di tre detti "triade" eccezion fatta per l'ultimo gruppo che ne troviamo quattro.


I

I primi tre punti riguardano il nostro destino; il corpo che il destino ci ha assegnato e il mondo in cui ci ha collocati, e sono:

- 26VG situato a metà tra il naso (che rappresenta il cielo) e le labbra (che rappresentano la terra) (terra e cielo i due nutrimenti che l'uomo riceve dalla vita).

- 11P associato da una parte al nostro curriculum (PO, ovvero l'anima che vuole incarnarsi che vuole vivere) a dall'altra al lasciare andare l'esperienza già metabolizzata.

- 1M agisce sull'altro aspetto del radicarsi nel mondo, che è la nostra terra, il corpo fisico, grazie al quale ci muoviamo nel mondo e gestiamo il nostro destino.


Sia 11P che 1M sono collocati all'estremità del corpo (fonte di nutrimento ed attaccamento, ovvero Respiro e cibo), che deve muoversi verso l'esterno liberandosi dai confini del mondo esterno (26VG Destino).


II


Con la seconda seconda triade ci confrontiamo con il mondo in cui gestiamo le risorse che il destino ci ha assegnato, con il modo di utilizzare il nostro corpo e il mondo per il conseguimento delle nostre passioni e dei nostri desideri, il fuoco del cuore con il binomio Acqua-Fuoco, ossia il Sè che sviluppa passioni e desideri, passione che ci stimola alla conoscenza:

-7MC per alleggerirci dal peso che ci portiamo addosso ed è importante quando ci troviamo in una fase della vita in cui siamo indecisi ed in conflitto fra il mollare alcune cose ed essere ancora attaccati ad essi.

-62V per superare i traumi, "capacità di reggersi in piedi nel mondo", e sollevarsi sui piedi per guardare lontano.

-16VG la base della nuca "magazzino del vento", dove si accumula il vento dei nostri desideri, passioni ed attaccamenti o dove possiamo liberare e lasciare andare i desideri vedendo chiaramente le cose per quello che sono e saper guardare lontano.
E' anche la zona di apertura verso il cervello (la stanza dello spirito"; spesso vi si trovano delle tensioni che impediscono all'energia di salire al cervello, impedendo la nostra anima di diventare leggera;



III

La terza triade: per accettare la forma, il corpo, la nostra natura terrestre, e la trasformiamo

-6ST Lo stomaco è la terra e anche la trasformazione della terra, iniziamo a riconoscere le cose per quelle che sono e nel momento che le riconosciamo ecco che possono cambiare, trasformarsi (nel momento che riconosciamo i nostri limiti e quelli di chi ci circonda ecco che questi limiti iniziano a cambiare).
Riconosciamo soprattutto la condizione di sofferenza del mondo, e quindi di noi stessi, non come qualcosa in cui abbandonarsi, ma come qualcosa su cui lavorare.

-24VC Andando a cercare le risorse dentro di noi, guardandoci dentro, guardando le nostre passioni.

-8MC Connettendoci con il nostro cuore (Shen) rendendo possibile il processo per coltivare la crescita dello spirito.


Quando entriamo in questo stato, ogni evento della vita diventa una lezione da cui possiamo imparare a prescindere che da noi sia giudicata positiva o negativa, superando la divisione tra yin e yang, connettendoci con lo yin e yang originari ovvero con la yuanqi e questo con la quarta triade



IV


-23VG / 1VC "radici dello yin e yang e siamo in grado di abbracciare la via che il destino ci offre, scoprendo che il mondo si evolve con noi.

-11IC Scoprendo che il mondo riflette l'immagine che noi vi abbiamo proiettato.
Questa comprensione ci porta all'illuminazione riflessa da

-YIN TANG "Sigillo del palazzo" vedendo al di là della dualità.

03 gennaio 2011

QIGONG E CONCEPIMENTO:

Il qigong è un metodo per il mantenimento e lo sviluppo delle proprie capacità energetiche, e quindi per la prevenzione delle affezioni. Esso si rivela prezioso soprattutto in particolari momenti della vita, fra i quali si annovera il momento della riproduzione, nel concepimento di una nuova creatura.

Al momento del concepimento, in particolare, entra in gioco l’energia yuan. Capire cosa sia la yuanqi è di importanza fondamentale. La yuanqi è l’energia strutturale in stretta relazione al qi originario del cielo (tianyuan). Le fonti orali e scritte relative alla definizione di yuanqi si diversificano non sul contenuto ma solo sulla denominazione di yuanqi. In MTC la yuanqi viene chiamata qi del cielo anteriore, cioè è quel quantum di qi che ci precede nell’esistenza e viene ereditato attraverso i genitori che, al momento del concepimento, trasmettono una quantità di yuanqi alla nuova creatura.

Nei primi istanti di esistenza, l’individuo è una singola cellula totipotente, lo zigote. Essa è un concentrato di energia potenziale, yuanqi, che origina da un piano terrestre (il luogo del concepimento), da un piano umano (i due genitori) e da un piano cosmico (il particolare orizzonte celeste configurato in quel preciso istante).

Il concepimento avviene in un preciso istante del giorno o della notte, e in una determinata ed identificabile direzione rispetto ai punti cardinali, terrestri e cosmici. Abbiamo quindi un elemento temporale ed un elemento spaziale. Anche se inconsapevolmente, nell’istante in cui si concepisce si apre negli esseri umani la Porta del cielo, attraverso la quale entra la yuanqi. Questa porta corrisponde, come posizione, al punto Baihui (GV 20). Le sensazioni percepite durante l’orgasmo sono dovute all’ingresso della yuanqi nel corpo della persona attraverso l’apertura della Porta celeste.

Al momento del concepimento abbiamo l’unione della madre e del padre, dello yin e dello yang, in un moto continuato. Non a caso il rapporto sessuale si configura in un continuo e ritmico movimento.

La condizione qualitativa e quantitativa della yuanqi di ciascuna persona dipende principalmente dalle caratteristiche di quella trasmessa nell’istante e nella direzione del concepimento, ed in parte è influenzata anche dalla condizione energetica dei genitori in quel momento. Abbiamo, in sintesi, due aspetti: il primo è la posizione rispetto all’universo, il secondo è la condizione dei genitori. La direzione è calcolabile attraverso i parametri del bagua (trigrammi), e se si concepisce nella direzione migliore rispetto a quell’istante, si fornisce al nascituro abbondante ed elevata yuanqi. Se, al contrario, si sbaglia il calcolo spazio temporale, il nascituro potrà essere gracile o oligofrenico. Il tempo e la direzione del momento del concepimento determinano addirittura il momento della morte della persona.

La vita e l’attività di una persona sono perciò strettamente connesse alla yuanqi, e questa è la ragione per la quale la yuanqi è chiamata anche la fonte originaria della vita.

La yuanqi è formata dalla yuanjing, che è l’essenza originaria del padre e della madre, un aspetto energetico collegato al rene. la yuanjing è in relazione con i genitori, con il sistema universale e con le coordinate spazio temporali del concepimento. La condizione dell’essenza originaria nei genitori al concepimento determina gradi e condizioni di partenza di yuanqi completamente diverse da persona a persona. I taoisti, già molti secoli addietro, misero per iscritto le regole per calcolare l’orario e la direzione precisa per concepire in modo corretto. Sono regole che potrebbero essere già note da tempo, e che permetterebbero forse di evitare concepimenti in condizioni di qi morto o mortale (siqi). Tale espressione indica che in quella direzione, in quel momento e in quella condizione energetica non può avvenire un contatto con la zona della calotta polare universale; perciò, mancando il riferimento corretto alla yuanqi del cosmo, verrà meno la immissione di yuanqi nello zigote, e ciò si potrà manifestare in un aborto spontaneo o nella morte in utero o neonatale.

Una malattia ereditaria, ad esempio una familiarità ipertensiva o cardiopatica, è in relazione con la yuanjing. L’essenza originaria si trasforma e genera la yuanqi. Questo qi originario non resta isolato, né rappresenta l’unica forma di energia presente nella persona; infatti, durante la vita la yuanqi è incrementata dal cibo e dalle bevande. Questa quota di yuanqi che viene fornito durante la vita extrauterina è chiamata yuanqi acquisito, o di cielo posteriore. La yuanqi è la fonte del movimento della vita e ogni organo del corpo umano subisce la sua influenza, poiché la yuanqi sorregge le funzioni di tutti gli organi e li nutre. Per esempio, una deficienza congenita mentale non ereditaria è riconducibile ad una grave carenza di yuanqi: è il risultato della combinazione spazio temporale del concepimento, di un orientamento e di una esposizione scorretta alla yuanqi, o di uno stato alterato della yuanqi dei genitori in quel momento.

La yuanqi nel corpo umano si concentra nel rene (vero e proprio serbatoio della yuanqi), e il rene, a sua volta, governa la yuanqi. In MTC il Mingmen (GV4) si chiama Porta della vita, ed è proprio da quel punto che si controlla la vita. Esso è localizzato in mezzo ai reni, in regione lombare. Aprendo spesso la Porta della vita, ad es. attraverso una frequente attività sessuale o una troppo intensa attività lavorativa, si permette la fuoriuscita eccessiva di yuanqi. Una perdita esagerata di yuanqi debilita l’organismo e lo predispone alla malattia.

Quando si parla di yuanjing si parla di essenza originale, dunque di un aspetto energetico e non di una manifestazione materiale. Durante il concepimento i genitori permettono il movimento di un flusso di yuanjing, che non ha aspetto concreto, e di liquidi seminali, che hanno invece forma (sperma ed ovociti). Che relazione esiste tra la yuanjing ed i fluidi seminali? La caratteristica comune è che entrambe hanno origine nel rene, ma l’aspetto energetico della yuanjing è di cielo anteriore, mentre l’aspetto tangibile dei liquidi seminali è di cielo posteriore, poiché manifesto.

I liquidi seminali possono nutrire la yuanjing, e al tempo stesso la yuanjing sorregge i liquidi seminali. Consumare troppi fluidi sessuali può portare alla lesione dell’aspetto energetico (yuanjing), poiché tra essi vi è relazione di reciprocità. La yuanjing influisce sull’energia di tutto il corpo, perciò se si lede l’energia originaria si scompensano anche le energie dei vari organi e può, di conseguenza, insorgere la malattia. Viceversa, il decorso di una affezione cronica va solitamente a ledere l’energia degli organi e successivamente distrugge la yuanjing, poiché essa regge tutti gli organi. Pratiche come il QGM hanno lo scopo specifico di mantenere e preservare la yuanqi: se la yuanqi è abbondante, la qualità della vita di una persona sarà elevata per salute e longevità.

La yuanqi è quantificabile e misurabile. I taoisti definiscono la quantità di yuanqi in un uomo la cifra di qi (qishu). Ogni persona ha il proprio qishu, corrispondente alla quantità assegnata al momento del concepimento. La cifra determina in via teorica la durata massima in anni di vita: trenta sessanta o anche ottanta o più. E’ assai difficile modificare questo numero assegnato dal cielo. La cifra di qi è chiamata anche cifra celeste o vita del cielo (tianshu).

I taoisti ritengono che ogni persona possa idealmente vivere 120 anni. In realtà l’essere umano consuma man mano yuanqi fino ad esaurirla, per poi morire; la cifra di 120 anni viene raggiunta da ben poche persone, perché spesso la yuanqi è stata consumata più velocemente del dovuto. Nel corso della vita terrena, cioè nel periodo del cielo posteriore (houtian), se ci si nutre correttamente e non si disperde la yuanqi, si può anche cercare di incrementarla.

Se, ad es., la dotazione iniziale predispone una durata vitale di 60 anni, si potrebbe pensare di raggiungerne anche il doppio, integrando la cifra con la yuanqi acquisita. Al contrario, il soggetto nato con una dotazione energetica di 60 anni che segua uno stile di vita scorretto o inadeguato, vivrà molti meno anni, anche meno della metà. Nel corso della vita molteplici influenze possono ledere e decurtare il quantitativo di yuanqi e di yuanjing dell’organismo e, anche se è difficile osservare il calo della yuanqi in sé, se ne possono valutare gli effetti, che corrispondono ad un quadro clinico di invecchiamento precoce, con perdita prematura dei capelli e calo generale delle prestazioni psico-fisiche.

Citando un verso taoista: "Il qi del cielo anteriore sorregge la vita del cielo posteriore, il qi del cielo posteriore nutre il qi del cielo anteriore".

Come si può nutrire e rigenerare il cielo anteriore attraverso il cielo posteriore?

Attraverso buone abitudini di vita: una adeguata alimentazione, un corretto riposo, corrette relazioni sociali e affettive, una moderata attività sessuale e, in special modo, con la pratica del qigong.

In epoca Tang (618-907 d.C.), visse il taoista Cui Xifan, autore di un’opera intitolata Cuigong ruyao jing, che illustra come mantenere il regime ottimale di energia nel corpo. Essa è composta da circa 100 versi, e già dal primo indica le regole in base alle quali l’energia si muove secondo traiettorie definite, con movimenti esattamente determinati. Ne citiamo un verso: "Se riuscite a prendere il qi del cielo anteriore e il qi del cielo posteriore e a controllarli entrambi, vi daranno una sensazione di ebbrezza che vi farà star meglio che con l’ebbrezza provocata dal vino."

Si tratta di miscelare le giuste quantità di qi di cielo anteriore e di qi di cielo posteriore fino a raggiungere tale sensazione.

Se si considera l’uomo come un sistema completo, si osserva che il cielo è sopra il Baihui (GV20), chiamato dai taoisti Tianmen o Porta del cielo, e si nota la relazione fra il Tianmen e il Tianding del sistema universale. Cui Xifan descrive il seguente meccanismo: aprire la Porta del cielo e orientarla verso la calotta polare universale, orientare la propria Porta della terra e, attraverso essa, cioè l’acqua-rene, percepire i movimenti della terra e delle maree. Il verso completo recita: "Una volta aperta la Porta del cielo e sincronizzata con la calotta polare universale, potrete attraverso la porta inferiore percepire i movimenti della terra, come le maree, dell’altro polo del sistema energetico."

L’uomo, in questo senso, si può considerare un’antenna, un sistema che riesce a sintonizzarsi con le frequenze celesti e terrestri. SI potrà dunque, in una condizione particolare di pratica, far sì che l’energia celeste e quella terrestre si uniscano al Dantian in sede infraombelicale, nel centro dell’addome. Nel momento in cui queste energie si fondono, si forma con esse una specie di biglia, un elemento energetico misurabile e concentrato, in costante movimento rotatorio sincronizzato con il movimento universale. Se si pratica per un tempo sufficiente la tecnica della piccola circolazione celeste, nei primi tempi si otterrà una sfera piuttosto grande e mal definita, che man mano si potrà concentrare sempre più fino a che, dopo anni di pratica, si riuscirà a comprimere l’energia in un grano di riso minuscolo, guidandola poi nel corpo lungo il percorso della piccola circolazione celeste.

Il Zhineng qigong è uno dei metodi che esista, in medicina, che permette l’aumento del potenziale energetico del praticante con tecniche semplici come il tibao, chenbao, yijinggong e la piccola circolazione celeste.

Se praticate dai genitori prima del concepimento, certamente permetteranno di potenziare e migliorare lo stato energetico del nascituro. Nella tradizione taoista, il cielo entra nello zigote donandogli i suoi numeri cosmici (di energia), come nella nostra cultura religiosa lo Spirito Santo è Colui che dà la vita. L’aspetto sacrale del concepimento si rivela in questo universale e riconosciuto anche in tradizioni culturali per noi remote.

Ispirato da un articolo di "Gilberto Gori, Clara Melloni, Giovanni Gatti, Elvira Bernabò, Valerio Genitoni e Li Xiaoming" dal sito www.agopuntura.org

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