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28 gennaio 2011

CALENDARIO CAPODANNO CINESE 2011

Il 3 febbraio 2011 si festeggia ilE' disponiblie gratuitamente il Calendario cinese 2011
CAPODANNO CINESE

clicca qui per scaricare il file.

26 gennaio 2011

POSIZIONI

La pratica di Zhineng Qigong richiede delle posizioni adeguate affinché il flusso di qi è regolare ed i benefici della pratica sono ottimi. Le posizioni ricapitolate sotto sono necessarie all'inizio della pratica e quando si genera un campo di qi:

1.Testa e collo
La testa dritta, spinge il cielo, il mento spinge dentro, la testa ed il collo intero sono rilassati
Mandare il flusso di qi al cervello e mantenere il corpo in equilibrio rilassato

2.Occhi
La prima visione di difficoltà ad un punto nell'orizzonte allora collega questo punto al centro della testa. Tirare la visione nel centro della testa e lentamente chiudere gli occhi dall'esterno verso l'interno
La chiusura adeguata degli occhi permette alla mente di calmarsi

3.Lingua
Appoggiare la lingua in modo che la punta tocchi leggermente il palato superiore e chiudere la bocca con i denti che si toccano leggermente. Adottare un'espressione sorridente
La lingua collega i meridiani di dumai e di renmai mentre mantiniamo il corpo in buon equilibrio rilassato

4.Torace
Espirando si distende la zona delle clavicole e la base della gola dall'interno. Raddrizzare la base del collo tirando su con la parte superiore della testa mentre si distendono le braccia e le spalle verso il basso
Permettere la circolazione adeguata dello shen e del qi all'interno del nostro corpo

5.Spalle
Alzare un pò le spalle, distenderle con le braccia giù naturalmente. Mantenere le braccia 2-3 centimetri dal corpo con uno spazio libero sotto

6.Gomiti
Distendere i gomiti, lasciare la curvatura delle braccia naturalmente

7.Polso, palmi e dita
Mantenere a coppa i palmi come se si tenesse una sfera del qi e separare le dita in modo naturale
Permettere che il qi entri liberamente nelle braccia

8.Schiena
Raddrizzare naturalmente la schiena, alzare in su le spalle delicatamente e distenderle e rilassare verso il basso leggermente mentre si distende la schiena.
La vita è dove il qi si accumula ed è un sostegno importante il corpo intero

9.Bacino
Distendere sia il giunto dell'anca che i giunti pelvici
Portare più basso il sacro per muoversi liberamente ed aumentare la capienza di dantian più basso

10.Addome
Tirare delicatamente in dentro l'addome, mantenere la schiena diritta
Contribuire a disegnare il qi nel dantian

11.Coccige
Distendere il coccige, e delicatamente flettere in avanti
Il coccige è il punto di partenza del dumai, distenderselo faciliterà il qi per aumentare verso l'alto e per distendere contemporaneamente la schiena

12.Inguine
Tirare su il huiyin mentre si distendono il bacino, le natiche ed il coccige
Impedire il qi andare attraverso l'ano e l'apparato urinario

13.Ginocchia
Piegare un pò le ginocchia in avanti e leggermente verso fuori
Aiutano nella distensione delle natiche e nel centralizzare la resistenza delle gambe

14.Piedi
La pianta dei piedi sul pavimento con il peso corporeo distribuito uniformemente su entrambi i piedi non tschiacciare troppo i talloni per permettere al Qi di abbassarsi e fondersi con il qi della terra e circolare liberamente

17 gennaio 2011

PRATICA DI PRIMO E SECONDO LIVELLO CON RAMON TESTA


ZHINENG QIGONG



Pratica di primo e secondo livello con Ramon Testa


Catania 12/13 marzo 2011

I livello

Sabato 12 ore 9.30 / 1300

Introduzione alle teorie e tecniche fondamentali del primo livello di Zhineng Qigong ideato dal prof. Pan Ming. L’incontro è rivolto anche a principianti.

II livello

Sabato 12 ore 14.30 / 18,30 Domenica 13 ore 9.30 / 13.30

Le dieci posizioni per l'integrazione di corpo e mente (Xing shen zhuang) Procedendo dal lavoro fatto con Pengqi guanding fa (la sequenza) sullo scambio di qi fra uomo e hunyuanqi della natura, le dieci posizioni per l'integrazione di mente e corpo (Xing shen zhuang) sviluppano invece il qi all'interno del corpo facendolo penetrare in profondità nei tessuti. Questo rappresenta il lavoro del secondo livello del Zhineng Qigong.

Aperto a tutti coloro che hanno una conoscenza degli esercizi del I livello di Zhineng Qigong.

Gli incontri si svolgeranno presso L’associazione A.S.D. Aire’,  via Castigliane 5 Catania

Per entrambe gli incontri prenotazione obbligatoria entro il 12 febbraio

Per info Giuseppe Giannoccaro 3396243500 - mail: assaire@yahoo.it

Blog: http://zhinengqigongcatania.blogspot.com/

Sito in Italiano: http://www.zhinengqigong.it/

13 gennaio 2011

IL CAMMINO DI VITA (il calesse – i cavalli – il cocchiere – il passeggero)

 Il Cammino di Vita è una sorta di filo conduttore che ciascun essere umano segue nel corso della sua esistenza.
Avanziamo lungo questo percorso utilizzando un veicolo particolare che è il nostro corpo fisico.
Gli orientali usano un immagine molto semplice:
“Noi siamo come un calesse, che rapprsenta il nostro corpo fisico, che circola su un sentiero che simboleggia la vita ed il nostro cammino.
Il sentiero su cui avanza il calesse è una strada sterrata, la quale presenta delle buche, gibbiosità, sassi, solchi e fossi da ogni lato.
I solchi sono gli schemi già esistenti che prendiamo da altri e che riproduciamo. Le fosse più o meno profonde rappresentano le regole, I limiti da non superare se non si vuole incorrere in un incidente.
Questo cammino comporta talvolta delle curve che impediscono di vedere, oppure attraversa zone di foschia o di temporale.
Sono tutte fasi della nostra vita nelle quali abbiamo difficoltà a vedere chiaro o a poter anticipare alcunchè perchè non possiamo vedere davanti a noi.
Questo Calesse è trainato da due cavalli, uno bianco (Yin) a sinistra ed uno nero (Yang) a destra, che simboleggiano le emozioni, che evidenziano fino a che punto siano essi a tirarci.
Il Calesse è guidato da un Cocchiere che rappresenta la nostra mente, il nostro conscio.
Esso è dotato da quattro ruote, due anteriori (braccia) che danno la direzione dal Cocchiere ai cavalli, e due posteriori (gambe) che portano e trasportano il carico.
All'interno del Calesse c'è un passeggero che non si vede, (la nostra Guida Interiore – il nostro non conscio).
Il nostro Calesse personale avanza sul cammino della vita, guidato in apparenza dal Cocchiere.
Dalla qualità della sua vigilanza e dalla sua condotta dipenderà la qualità e la comodità del viaggio (esistenza).
Se egli maltratta I cavalli(emozioni) e li maltratta questi ad un certo punto si innervosiranno e rischieranno di provocare un incidente, come le nostre emozioni che avvolte ci portano ad atti irragionevoli, se non addirittura pericolosi. Se il conducente è troppo rilassato, se manca di vigilanza, il tiro passerà nei solchi (imitazione degli schemi parentali, per esempio) e noi seguiremo quindi le tracce di altri, correndo il rischio per esempio di andare a finire nel fossato come loro, se l'hanno fatto.
Allo stesso modo, se il Cocchiere non è vigile, non saprà nemmeno evitare le buche, le gibbosità (colpi, errori della vita) e il viaggio sarà molto disagevole per il Calesse, il Cocchiere stesso e il Maestro o Guida Inferiore.
Se il cocchiere si addormenta o non tiene le redini, saranno i cavalli (emozioni) a condurre il Calesse. Se il cavallo nero è il più forte (perché l'abbiamo meglio nutrito), il Calesse tenderà a dirigersi verso la destra e ad essere guidato dalle immagini emotive materne. Se è il cavallo bianco quello di cui ci occupiamo maggiormente e che ci domina, il Calesse si dirigerà verso sinistra, verso le rappresentazioni emotive paterne. Quando il Cocchiere sprona i cavalli a correre velocemente, li forza proprio come facciamo noi in alcune circostanze; se i cavalli si imbizzarriscono, sarà il fossato ad arrestare più o meno violentemente tutto il tiro con più o meno danni (incidenti e traumi).
Talvolta una ruota o un pezzo del Calesse si allenta (malattia), sia perchè era poco resistente, sia perché il Calesse è passato sopra troppe gibbosità e buche (accumulo di comportamenti, di atteggiamenti inadeguati). Pertanto, bisognerà correre ai ripari e, a seconda della gravità del danno, potremo farlo noi stessi (riposo, cicatrizzazione), dovremo ricorrere ad un meccanico (medicina dolce, naturale) o, se è più grave, a qualcuno che vi ponga rimedio (medicina moderna).
Tuttavia, sarà senza alcun dubbio importante per noi non accontentarci di sostituire il pezzo. Al contrario, sarà importante riflettere sulla condotta del Cocchiere e sul modo in cui potremo mutare i nostri comportamenti, i nostri atteggiamenti nella vita, se non vogliamo che «il guasto» si ripresenti.
Qualche volta il Calesse attraversa zone di scarsa visibilità, vale a dire che non vediamo veramente dove ci stiamo dirigendo. Può trattarsi di una semplice svolta. Possiamo vederla e prepararci al suo arrivo anticipandola. Dovremo allora rallentare, individuare in quale direzione svolta il sentiero e seguire la curva tenendo con forza le redini (dominare, per esempio, le nostre emozioni durante le fasi di cambiamento volute o subite). Quando vi è foschia o temporali, ci risulta più difficile guidare il nostro Calesse.
Dobbiamo «navigare a vista», rallentando il passo e basandoci sui bordi immediatamente visibili del sentiero. In questa fase dobbiamo avere una fiducia totale, per non dire «cieca» nel cammino di vita (leggi naturali, regole della Tradizione, Fede, eccetera) e nel Maestro o Guida Inferiore (Non-Conscio) che ha scelto tale cammino. Sono quelle fasi della vita nelle quali ci sentiamo persi, «nella nebbia più totale» e in cui non sappiamo più dove stiamo andando. In tali circostanze non possiamo far altro che lasciare che la vita stessa ci mostri la strada da seguire.
Talvolta, infine, giungiamo ad incroci, biforcazioni. Se il sentiero non è munito di segnali, non sappiamo quale direzione prendere. Il Cocchiere (la mente, l'intelletto) può prendere una direzione a caso. Il rischio di sbagliarsi, addirittura di perdersi, è grande. Quanto più il Cocchiere è sicuro di sé, persuaso di sapere e padroneggiare tutto, quanto più vuole e crede di sapere quale direzione scegliere, tanto più il rischio sarà grande. Qui siamo nel regno della «tecnocrazia razionalista», dove la ragione e l'intelletto credono di poter risolvere tutto. Se invece è umile e onesto con se stesso, egli chiederà consiglio al passeggero (Maestro o Guida Inferiore). Quest'ultimo sa dove sta andando, conosce la destinazione finale. Potrà quindi indicarla al Cocchiere, che la imboccherà, se sarà stato capace di udire la risposta. Infatti, qualche volta il Calesse, se non spesso, fa molto rumore procedendo ed è necessario arrestarsi per poter dialogare con il Maestro o Guida Inferiore. Sono le pause, le ritirate che talvolta facciamo per ritrovare noi stessi, poiché ci può capitare di perderci”.
Si tratta di un immagine semplice, ma che descrive al meglio il Cammino di Vita.

10 gennaio 2011

04 gennaio 2011

I PUNTI GUI

I 12 punti per la crescita personale sono divisi a gruppi di tre detti "triade" eccezion fatta per l'ultimo gruppo che ne troviamo quattro.


I

I primi tre punti riguardano il nostro destino; il corpo che il destino ci ha assegnato e il mondo in cui ci ha collocati, e sono:

- 26VG situato a metà tra il naso (che rappresenta il cielo) e le labbra (che rappresentano la terra) (terra e cielo i due nutrimenti che l'uomo riceve dalla vita).

- 11P associato da una parte al nostro curriculum (PO, ovvero l'anima che vuole incarnarsi che vuole vivere) a dall'altra al lasciare andare l'esperienza già metabolizzata.

- 1M agisce sull'altro aspetto del radicarsi nel mondo, che è la nostra terra, il corpo fisico, grazie al quale ci muoviamo nel mondo e gestiamo il nostro destino.


Sia 11P che 1M sono collocati all'estremità del corpo (fonte di nutrimento ed attaccamento, ovvero Respiro e cibo), che deve muoversi verso l'esterno liberandosi dai confini del mondo esterno (26VG Destino).


II


Con la seconda seconda triade ci confrontiamo con il mondo in cui gestiamo le risorse che il destino ci ha assegnato, con il modo di utilizzare il nostro corpo e il mondo per il conseguimento delle nostre passioni e dei nostri desideri, il fuoco del cuore con il binomio Acqua-Fuoco, ossia il Sè che sviluppa passioni e desideri, passione che ci stimola alla conoscenza:

-7MC per alleggerirci dal peso che ci portiamo addosso ed è importante quando ci troviamo in una fase della vita in cui siamo indecisi ed in conflitto fra il mollare alcune cose ed essere ancora attaccati ad essi.

-62V per superare i traumi, "capacità di reggersi in piedi nel mondo", e sollevarsi sui piedi per guardare lontano.

-16VG la base della nuca "magazzino del vento", dove si accumula il vento dei nostri desideri, passioni ed attaccamenti o dove possiamo liberare e lasciare andare i desideri vedendo chiaramente le cose per quello che sono e saper guardare lontano.
E' anche la zona di apertura verso il cervello (la stanza dello spirito"; spesso vi si trovano delle tensioni che impediscono all'energia di salire al cervello, impedendo la nostra anima di diventare leggera;



III

La terza triade: per accettare la forma, il corpo, la nostra natura terrestre, e la trasformiamo

-6ST Lo stomaco è la terra e anche la trasformazione della terra, iniziamo a riconoscere le cose per quelle che sono e nel momento che le riconosciamo ecco che possono cambiare, trasformarsi (nel momento che riconosciamo i nostri limiti e quelli di chi ci circonda ecco che questi limiti iniziano a cambiare).
Riconosciamo soprattutto la condizione di sofferenza del mondo, e quindi di noi stessi, non come qualcosa in cui abbandonarsi, ma come qualcosa su cui lavorare.

-24VC Andando a cercare le risorse dentro di noi, guardandoci dentro, guardando le nostre passioni.

-8MC Connettendoci con il nostro cuore (Shen) rendendo possibile il processo per coltivare la crescita dello spirito.


Quando entriamo in questo stato, ogni evento della vita diventa una lezione da cui possiamo imparare a prescindere che da noi sia giudicata positiva o negativa, superando la divisione tra yin e yang, connettendoci con lo yin e yang originari ovvero con la yuanqi e questo con la quarta triade



IV


-23VG / 1VC "radici dello yin e yang e siamo in grado di abbracciare la via che il destino ci offre, scoprendo che il mondo si evolve con noi.

-11IC Scoprendo che il mondo riflette l'immagine che noi vi abbiamo proiettato.
Questa comprensione ci porta all'illuminazione riflessa da

-YIN TANG "Sigillo del palazzo" vedendo al di là della dualità.

03 gennaio 2011

QIGONG E CONCEPIMENTO:

Il qigong è un metodo per il mantenimento e lo sviluppo delle proprie capacità energetiche, e quindi per la prevenzione delle affezioni. Esso si rivela prezioso soprattutto in particolari momenti della vita, fra i quali si annovera il momento della riproduzione, nel concepimento di una nuova creatura.

Al momento del concepimento, in particolare, entra in gioco l’energia yuan. Capire cosa sia la yuanqi è di importanza fondamentale. La yuanqi è l’energia strutturale in stretta relazione al qi originario del cielo (tianyuan). Le fonti orali e scritte relative alla definizione di yuanqi si diversificano non sul contenuto ma solo sulla denominazione di yuanqi. In MTC la yuanqi viene chiamata qi del cielo anteriore, cioè è quel quantum di qi che ci precede nell’esistenza e viene ereditato attraverso i genitori che, al momento del concepimento, trasmettono una quantità di yuanqi alla nuova creatura.

Nei primi istanti di esistenza, l’individuo è una singola cellula totipotente, lo zigote. Essa è un concentrato di energia potenziale, yuanqi, che origina da un piano terrestre (il luogo del concepimento), da un piano umano (i due genitori) e da un piano cosmico (il particolare orizzonte celeste configurato in quel preciso istante).

Il concepimento avviene in un preciso istante del giorno o della notte, e in una determinata ed identificabile direzione rispetto ai punti cardinali, terrestri e cosmici. Abbiamo quindi un elemento temporale ed un elemento spaziale. Anche se inconsapevolmente, nell’istante in cui si concepisce si apre negli esseri umani la Porta del cielo, attraverso la quale entra la yuanqi. Questa porta corrisponde, come posizione, al punto Baihui (GV 20). Le sensazioni percepite durante l’orgasmo sono dovute all’ingresso della yuanqi nel corpo della persona attraverso l’apertura della Porta celeste.

Al momento del concepimento abbiamo l’unione della madre e del padre, dello yin e dello yang, in un moto continuato. Non a caso il rapporto sessuale si configura in un continuo e ritmico movimento.

La condizione qualitativa e quantitativa della yuanqi di ciascuna persona dipende principalmente dalle caratteristiche di quella trasmessa nell’istante e nella direzione del concepimento, ed in parte è influenzata anche dalla condizione energetica dei genitori in quel momento. Abbiamo, in sintesi, due aspetti: il primo è la posizione rispetto all’universo, il secondo è la condizione dei genitori. La direzione è calcolabile attraverso i parametri del bagua (trigrammi), e se si concepisce nella direzione migliore rispetto a quell’istante, si fornisce al nascituro abbondante ed elevata yuanqi. Se, al contrario, si sbaglia il calcolo spazio temporale, il nascituro potrà essere gracile o oligofrenico. Il tempo e la direzione del momento del concepimento determinano addirittura il momento della morte della persona.

La vita e l’attività di una persona sono perciò strettamente connesse alla yuanqi, e questa è la ragione per la quale la yuanqi è chiamata anche la fonte originaria della vita.

La yuanqi è formata dalla yuanjing, che è l’essenza originaria del padre e della madre, un aspetto energetico collegato al rene. la yuanjing è in relazione con i genitori, con il sistema universale e con le coordinate spazio temporali del concepimento. La condizione dell’essenza originaria nei genitori al concepimento determina gradi e condizioni di partenza di yuanqi completamente diverse da persona a persona. I taoisti, già molti secoli addietro, misero per iscritto le regole per calcolare l’orario e la direzione precisa per concepire in modo corretto. Sono regole che potrebbero essere già note da tempo, e che permetterebbero forse di evitare concepimenti in condizioni di qi morto o mortale (siqi). Tale espressione indica che in quella direzione, in quel momento e in quella condizione energetica non può avvenire un contatto con la zona della calotta polare universale; perciò, mancando il riferimento corretto alla yuanqi del cosmo, verrà meno la immissione di yuanqi nello zigote, e ciò si potrà manifestare in un aborto spontaneo o nella morte in utero o neonatale.

Una malattia ereditaria, ad esempio una familiarità ipertensiva o cardiopatica, è in relazione con la yuanjing. L’essenza originaria si trasforma e genera la yuanqi. Questo qi originario non resta isolato, né rappresenta l’unica forma di energia presente nella persona; infatti, durante la vita la yuanqi è incrementata dal cibo e dalle bevande. Questa quota di yuanqi che viene fornito durante la vita extrauterina è chiamata yuanqi acquisito, o di cielo posteriore. La yuanqi è la fonte del movimento della vita e ogni organo del corpo umano subisce la sua influenza, poiché la yuanqi sorregge le funzioni di tutti gli organi e li nutre. Per esempio, una deficienza congenita mentale non ereditaria è riconducibile ad una grave carenza di yuanqi: è il risultato della combinazione spazio temporale del concepimento, di un orientamento e di una esposizione scorretta alla yuanqi, o di uno stato alterato della yuanqi dei genitori in quel momento.

La yuanqi nel corpo umano si concentra nel rene (vero e proprio serbatoio della yuanqi), e il rene, a sua volta, governa la yuanqi. In MTC il Mingmen (GV4) si chiama Porta della vita, ed è proprio da quel punto che si controlla la vita. Esso è localizzato in mezzo ai reni, in regione lombare. Aprendo spesso la Porta della vita, ad es. attraverso una frequente attività sessuale o una troppo intensa attività lavorativa, si permette la fuoriuscita eccessiva di yuanqi. Una perdita esagerata di yuanqi debilita l’organismo e lo predispone alla malattia.

Quando si parla di yuanjing si parla di essenza originale, dunque di un aspetto energetico e non di una manifestazione materiale. Durante il concepimento i genitori permettono il movimento di un flusso di yuanjing, che non ha aspetto concreto, e di liquidi seminali, che hanno invece forma (sperma ed ovociti). Che relazione esiste tra la yuanjing ed i fluidi seminali? La caratteristica comune è che entrambe hanno origine nel rene, ma l’aspetto energetico della yuanjing è di cielo anteriore, mentre l’aspetto tangibile dei liquidi seminali è di cielo posteriore, poiché manifesto.

I liquidi seminali possono nutrire la yuanjing, e al tempo stesso la yuanjing sorregge i liquidi seminali. Consumare troppi fluidi sessuali può portare alla lesione dell’aspetto energetico (yuanjing), poiché tra essi vi è relazione di reciprocità. La yuanjing influisce sull’energia di tutto il corpo, perciò se si lede l’energia originaria si scompensano anche le energie dei vari organi e può, di conseguenza, insorgere la malattia. Viceversa, il decorso di una affezione cronica va solitamente a ledere l’energia degli organi e successivamente distrugge la yuanjing, poiché essa regge tutti gli organi. Pratiche come il QGM hanno lo scopo specifico di mantenere e preservare la yuanqi: se la yuanqi è abbondante, la qualità della vita di una persona sarà elevata per salute e longevità.

La yuanqi è quantificabile e misurabile. I taoisti definiscono la quantità di yuanqi in un uomo la cifra di qi (qishu). Ogni persona ha il proprio qishu, corrispondente alla quantità assegnata al momento del concepimento. La cifra determina in via teorica la durata massima in anni di vita: trenta sessanta o anche ottanta o più. E’ assai difficile modificare questo numero assegnato dal cielo. La cifra di qi è chiamata anche cifra celeste o vita del cielo (tianshu).

I taoisti ritengono che ogni persona possa idealmente vivere 120 anni. In realtà l’essere umano consuma man mano yuanqi fino ad esaurirla, per poi morire; la cifra di 120 anni viene raggiunta da ben poche persone, perché spesso la yuanqi è stata consumata più velocemente del dovuto. Nel corso della vita terrena, cioè nel periodo del cielo posteriore (houtian), se ci si nutre correttamente e non si disperde la yuanqi, si può anche cercare di incrementarla.

Se, ad es., la dotazione iniziale predispone una durata vitale di 60 anni, si potrebbe pensare di raggiungerne anche il doppio, integrando la cifra con la yuanqi acquisita. Al contrario, il soggetto nato con una dotazione energetica di 60 anni che segua uno stile di vita scorretto o inadeguato, vivrà molti meno anni, anche meno della metà. Nel corso della vita molteplici influenze possono ledere e decurtare il quantitativo di yuanqi e di yuanjing dell’organismo e, anche se è difficile osservare il calo della yuanqi in sé, se ne possono valutare gli effetti, che corrispondono ad un quadro clinico di invecchiamento precoce, con perdita prematura dei capelli e calo generale delle prestazioni psico-fisiche.

Citando un verso taoista: "Il qi del cielo anteriore sorregge la vita del cielo posteriore, il qi del cielo posteriore nutre il qi del cielo anteriore".

Come si può nutrire e rigenerare il cielo anteriore attraverso il cielo posteriore?

Attraverso buone abitudini di vita: una adeguata alimentazione, un corretto riposo, corrette relazioni sociali e affettive, una moderata attività sessuale e, in special modo, con la pratica del qigong.

In epoca Tang (618-907 d.C.), visse il taoista Cui Xifan, autore di un’opera intitolata Cuigong ruyao jing, che illustra come mantenere il regime ottimale di energia nel corpo. Essa è composta da circa 100 versi, e già dal primo indica le regole in base alle quali l’energia si muove secondo traiettorie definite, con movimenti esattamente determinati. Ne citiamo un verso: "Se riuscite a prendere il qi del cielo anteriore e il qi del cielo posteriore e a controllarli entrambi, vi daranno una sensazione di ebbrezza che vi farà star meglio che con l’ebbrezza provocata dal vino."

Si tratta di miscelare le giuste quantità di qi di cielo anteriore e di qi di cielo posteriore fino a raggiungere tale sensazione.

Se si considera l’uomo come un sistema completo, si osserva che il cielo è sopra il Baihui (GV20), chiamato dai taoisti Tianmen o Porta del cielo, e si nota la relazione fra il Tianmen e il Tianding del sistema universale. Cui Xifan descrive il seguente meccanismo: aprire la Porta del cielo e orientarla verso la calotta polare universale, orientare la propria Porta della terra e, attraverso essa, cioè l’acqua-rene, percepire i movimenti della terra e delle maree. Il verso completo recita: "Una volta aperta la Porta del cielo e sincronizzata con la calotta polare universale, potrete attraverso la porta inferiore percepire i movimenti della terra, come le maree, dell’altro polo del sistema energetico."

L’uomo, in questo senso, si può considerare un’antenna, un sistema che riesce a sintonizzarsi con le frequenze celesti e terrestri. SI potrà dunque, in una condizione particolare di pratica, far sì che l’energia celeste e quella terrestre si uniscano al Dantian in sede infraombelicale, nel centro dell’addome. Nel momento in cui queste energie si fondono, si forma con esse una specie di biglia, un elemento energetico misurabile e concentrato, in costante movimento rotatorio sincronizzato con il movimento universale. Se si pratica per un tempo sufficiente la tecnica della piccola circolazione celeste, nei primi tempi si otterrà una sfera piuttosto grande e mal definita, che man mano si potrà concentrare sempre più fino a che, dopo anni di pratica, si riuscirà a comprimere l’energia in un grano di riso minuscolo, guidandola poi nel corpo lungo il percorso della piccola circolazione celeste.

Il Zhineng qigong è uno dei metodi che esista, in medicina, che permette l’aumento del potenziale energetico del praticante con tecniche semplici come il tibao, chenbao, yijinggong e la piccola circolazione celeste.

Se praticate dai genitori prima del concepimento, certamente permetteranno di potenziare e migliorare lo stato energetico del nascituro. Nella tradizione taoista, il cielo entra nello zigote donandogli i suoi numeri cosmici (di energia), come nella nostra cultura religiosa lo Spirito Santo è Colui che dà la vita. L’aspetto sacrale del concepimento si rivela in questo universale e riconosciuto anche in tradizioni culturali per noi remote.

Ispirato da un articolo di "Gilberto Gori, Clara Melloni, Giovanni Gatti, Elvira Bernabò, Valerio Genitoni e Li Xiaoming" dal sito www.agopuntura.org

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