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18 maggio 2011

ZHANG ZHUAN GONG

In Questa sede vogliamo analizzare brevemente l'esercizio base dello stile, lo Zhan Zhuang Gong normalmente conosciuto come esercizio dell'albero. Tale esercizio consente al praticante di studiare la connessione e l'armonia tra le diverse parti del corpo fino a sviluppare la cosiddetta Cu Yuen Li, la forza che si sviluppa contemporaneamente in tutte le direzioni dello spazio.

In questo senso l'albero è base sia del lavoro marziale che del lavoro energetico per l'incremento di benessere e salute (Yi Gong).

Ricordiamo che attualmente ZZG è uno dei più noti esercizi appartenenti alla grande categoria del qi gong o esercizi volti a lavorare (gong) con l'energia (qi).

Prima di tutto vogliamo brevemente descrivere l'esecuzione tecnica dell'esercizio,Per passare poi ad analizzare le funzioni energetiche del punti di Mtc maggiormente coinvolti dalla pratica. In effetti le specifiche zone corporee che identifichiamo come punti energetici possono tradizionalmente venir attivate tramite diversi sistemi: aghi, moxa, coppettazione, tuina ed esercizi di qigong.

L'auto stimolazione ottenuta nel corso degli esercizi si basa da un lato su respirazione Profonda Movimenti e posture specifiche e dall'altro sulla capacità del praticante di dirigere la propria intenzione (Yi) sui punti interessati. Possiamo quindi affermare che l'accresciuta percezione cinestesica di determinati punti può attivarne la funzione fornendo cosi ai praticanti di qi gong un ottimo strumento di auto-trattamento energetico.

Cominciamo quindi ad analizzare l'aspetto tecnico dell esercizio.

Il praticante si pone in piedi, mantenendo i piedi paralleli con un'apertura pari alla larghezza delle spalle, ed i talloni leggermente più larghi delle spalle, caviglie ginocchia ed anche sono lievemente flesse in modo da abbassare il baricentro e rilassare le articolazioni, in questo modo si rilassa anche il tratto lombare. La schiena è diritta con le spalle rilassate, la sommità del capo tende verso l'alto la punta della lingua poggia contro il palato per favorire il passaggio energetico tra Ren Mai e Du Mai. Le braccia vanno poste in avanti, arcuate come se si volesse abbracciare un albero, i palmio con ìl con il punto Lao Gong (8MC) rivolto verso la zona del tan tien medio.

L'intenzione ricerca una sensazione di aumento del proprio SPAZIO vitale, ottenuta tramite la cosiddetta "apertura delle orecchie".

La posizione va mantenuta a lungo, da 15 fino a 60 minuti circa.

le mani vengono poi abbassate a livello dell'addome (TI BAO SHI) e infine appoggiate sull'ombelico.

I benefici di questo esercizio sono collegati a diversi aspetti, innanzitutto la tecnica rinforza le gambe, donando al praticante una notevole sensazione di "RADICAMENTO", favorisce inoltre il lavoro respiratorio e la conduzione del Qi nel percorso del "piccolo circuito energetico". L'aspetto forse più importante è comunque lo sblocco delle tensioni muscolari con conseguente liberazione del Qi.

Lo stress muscolare a livello di gambe e braccia innesca, qualora la posizione venga mantenuta sufficientemente a lungo, vibrazioni e movimenti muscolari a livello delle zone corporee maggiormente "bloccate", con conseguente effetto liberatorio e rilassante; da questo punto di vista l'esercizio è basato sugli stessi principi degli esercizi di "grounding", tipici della terapia bioenergetica. Ricordiamo inoltre come tutto il lavoro del Qigong si basi inizialmente sul miglior utilizzo dell'energia già presente in noi, da cui l'importanza del rilassamento e della liberazione delle tensioni muscolari croniche, premesse indispensabili per realizzare la successiva fase di incremento dell'energia interna.

"estratto da -LaMandorla Marzo 2011"

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