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19 luglio 2013

Come coltivare in maniera naturale Giardini, Orti e Frutteti

Come coltivare in maniera naturale Giardini, Orti e Frutteti grazie alla "Permacultura"


Che cos’è la Permacultura?
Permacultura significa sostanzialmente praticare l’agricoltura seguendo il modello naturale, basato sui cicli naturali e gli ecosistemi: tutti gli elementi di questo sistema interagiscono fra di loro.
Per praticare la permacultura è necessario seguire alcuni fondamentali principi:
  • Tutti gli elementi del sistema sono in interazione reciproca
  • Multifunzionalità: ogni elemento adempie a diverse funzioni e ogni funzione viene svolta da svariati elementi 
  • Utilizzo energetico razionale ed efficiente sotto tutti gli aspetti, lavoro con energie rinnovabili 
  • Sfruttamento di risorse naturali
  • Utilizzo intensivo di sistemi in piccoli spazi
  • Sfruttamento e coinvolgimento di processi e cicli naturali
  • Promozione e utilizzo di effetti margine (creazione di strutture dalla superficie poco estesa e altamente produttive)
  • Molteplicità invece di uniformità.
Fra gli argomenti trattati:
  • Architettura del paesaggio: realizzazione e possibilità di organizzazione di un paesaggio in permacultura
  • Coltivazione agricola alternativa: sovescio e allevamento alternativo
  • Frutteti: Possibilità di utilizzo e progettazione
  • Funghicoltura: Su legno – su paglia – coltivazione dei funghi di bosco – vantaggi per la salute
  • Orti e giardini:  L’orto di campagna e le particolarità degli orti urbani.

Anteprima Guida Pratica alla Permacultura di Sepp Holzer


Nel 1962, a diciannove anni, ho assunto la gestione della fattoria montana dei miei genitori nel distretto salisburghese di Lungau. Da allora ho fatto del Krameterhof una cosiddetta “coltura speciale”. Ho realizzato stagni, terrazze e vivai, mi sono dedicato all’itticoltura, all’allevamento di bovini selvatici e alla funghicoltura, ho gestito un vivaio di piante arboree e molto altro ancora. A prescindere dalle varie attività che si possono perseguire in un’azienda agricola, per me era sempre stato importante evitare di specializzarmi in un’unica fonte di reddito: volevo rimanere il più possibile versatile, in modo da avere sempre la possibilità di reagire ai cambiamenti delle condizioni di mercato. Inoltre i miei interessi erano talmente disparati, che non mi sarebbe proprio stato possibile occuparmi di un’unica forma di coltivazione.
Nel corso degli anni questo modo di procedere si è sempre rivelato giusto. Certo, ai tempi in cui ero un giovane contadino molti mi definivano uno “svitato” che con il suo metodo agricolo “non sarebbe andato lontano” e che quindi avrebbe dovuto ben presto vendere la fattoria. Il successo però mi ha dato ragione: nel corso degli anni ho potuto ampliare il Krameterhof facendogli raggiungere il doppio delle dimensioni che aveva quando l’ho ereditato, mentre molti di quelli che mi criticavano hanno dovuto abbandonare le loro fattorie o cercarsi un’altra fonte di reddito. Attualmente il Krameterhof ha una superficie di 45 ha che si estende sul versante meridionale dello Schwarzenberg, tra i 1100 e 1500 m sul livello del mare. Ancor oggi molti mi definiscono uno “svitato”, ma la cosa non mi disturba più. Nel frattempo ho imparato che per molte persone è difficile accettare chi percorre una via non convenzionale. Un tipo del genere non può essere facilmente inquadrato, e neppure si presta a lasciarsi controllare e guidare, cosa che per alcuni sembra costituire una minaccia.  leggi l'anteprima

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