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22 ottobre 2012

L'Agenda degli Angeli



Un'agenda originale, che guida il lettore di giorno nelle azioni quotidiane - come un oroscopo - e di notte nell'interpretazione dei sogni.
L'agenda è basata sul bestseller il Libro degli Angeli.
Nella sua Agenda degli Angeli, che si utilizza come un vero e proprio diario, Igor Sibaldi si prefigge due obiettivi. Il primo è quello di guidare il lettore verso la piena comprensione della propria personalità più profonda, attraver­so la descrizione dell'Angelo che corrisponde al periodo in cui è nato (come in un oroscopo).
Chi conosce già il Libro degli Angeli troverà qui in forma ancora più accessibile il suo profilo e i consigli utili per far sbocciare le proprie qualità. Il secondo obiettivo, completamente nuovo e molto stimolante, è quello di condurre il lettore verso quel cambiamento radicale che la nostra epoca impone, secondo il calendario angelico.


In questo libro, si tratta dei settantadue impulsi energetici di cui ognuno dispone ogni anno, per attraversare il «Mare» e procedere, come gli ebrei antichi, verso la Terra Promessa – se questa è la sua intenzione. Descrivo qui le occasioni che quegli impulsi prospettano e do semplici indicazioni per riconoscerle e non temerle.
La forma non poteva che essere quella dell'Agenda (cioè: «le cose da fare»). Il mio intento, è che questa Agenda diventi per ogni lettore il racconto di un anno nuovo, che si smuove e va, Angelo dopo Angelo, verso obiettivi che magari l'anno scorso non c'erano ancora, o non osavano ancora chiarirsi.
Certo, la conoscenza delle energie angeliche non può non produrre problemi; va sprecata, tradisce se stessa, se non ne produce. I problemi si creano ogni volta che, crescendo, non ci accontentiamo più di ciò a cui ci eravamo rassegnati prima. A intenderlo così, ogni problema che possiamo avere diventa l'annuncio di un Angelo che ci viene incontro, e invita ad attuare, a essere la sua energia – che è sempre più grande del mondo a noi già noto.
Quanto alla Terra Promessa, averla in mente è urgente, oggi che gli individui stanno cambiando, ma la gente rimane uguale. I molti non si accorgono ancora; i singoli «io» sì. Dunque le energie che tu puoi avvertire portano più lontano delle forze collettive. È bene immaginare una meta, per poi servirsi di quelle settantadue energie come del vento nelle vele.
Dalle istruzioni sull'Angelo della fine d'ottobre
Affascinare è captare forze nella gente – forze d'amore, d'ammirazione. Per captarle, bisogna destarle: è come quando il Principe Azzurro bacia la Bella Addormentata e lei subito se ne innamora. Tale risveglio avviene a tre condizioni.
La prima è che chi vuole affascinare, conti solo su se stesso. Quel bacio da Principe Azzurro non ti riesce, se parli di altri. Dunque, fa' la cosa più semplice: esprimi te, così come sei.
La seconda condizione è contare soltanto sul presente e sul futuro. Il passato va bene per le discussioni erudite, o nel peggiore dei casi, quando lo scopo non è affatto destare forze ma sopire ancora di più – come fanno le autorità politiche quando parlano delle vecchie glorie del loro Stato: dando importanza al passato, fanno apparire più piccolo il presente e insignificante il futuro.
La terza condizione è che chi vuol affascinare redima la gente: riesca a ridarle cioè quel che non ha più – e che, nel mondo attuale, è il loro «io», e la capacità di pensare, di desiderare, e il senso di fraternità, e tante altre cose di cui abbiamo parlato spesso in queste pagine. Ridare tutto ciò è particolarmente facile perché in realtà è ancora tutto lì, in ciascuno, anche in te, e ti sei solo abituato a dimenticarlo. Impariamo, invece, a possedere di nuovo il nostro «io»...


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