Macrolibrarsi.it presenta: Un regalo al giorno per te

30 dicembre 2010

PUNTI GUI PER LA CRESCITA PERSONALE

L'essere umano è detto l'"Unione tra il Cielo e la Terra".
Con il termine cielo è inteso, anche, come qualcosa di più grande enormemente vasto, l'energia dell'universo, chiamata Yuanqi, nel corpo umano il cielo è rappresentato dalla testa, in particolare dal cervello, il petto invece è "l'altare del cielo", ed è il luogo dove di stabilisce il dialogo tra l'uomo e il cielo (tra l'infinito ed il finito).
La terra è intesa come l'aspetto materiale dell'esistenza, l'energia vitale da cui ogni istante attingiamo, radicando i piedi nel suolo come fanno le piante, nutrendoci.
L'emanazione della Yuanqi nel corpo viene definita come "Ling", l'anima individuale", il nutrimento dal cielo per l'uomo, e grazie a questo nutrimento l'anima può incarnarsi per compiere la propria missione in questa terra;
Ling non deve confondersi come parte della yuanqi ma come la sua emanazione; ogni individuo è il suo riflesso.
Ling per radicarsi e rendersi finito ha bisogno di un corpo qualcosa di materiale che viene detto "Jing" che rappresenta l'energia vitale dell'individuo l'essenza, che rappresenta quel campo energetico che attira a sè, rendendo una forma (Ling) a ciò che non ha forma (yuanqi).
Jing è la nostra carne, le nostre ossa, la forma fisica, la nostra carica energetica.
Il Jing è l'aspetto materiale dell'energia e l'aspetto energetico della materia che consente la vita (Sheng).
Quindi: quando la yuanqi viene attirata per dare origine ad una nuova vita diventa Ling (anima individuale) la quale per incarnarsi ha bisogno di un corpo (Jing)per svolgere il suo compito, la sua strada da percorrere (Tao=via), tappe che siamo invitati a percorrere rappresentano il nostro curriculum, che vanno a radicarsi nel cuore (Shen).
Il destino è l'offerta di determinati strumenti per la nostra evoluzione incluso il corpo e il mondo in cui siamo nati;
La modalità di utilizzo di questi strumenti non è predefinita; abbiamo alcune probabilità di comportamento ed il fatto di seguirne alcune che altre ha a che fare con le nostre scelte, con il mondo in cui scegliamo di muoverci rispetto agli eventi che la vita ci offre.
Per compiere il nostro destino dobbiamo quindi partire dal nostro corpo e dal mondo circostante, che costituisce il materiale di base, osservandolo per quello che è e non per quello che noi vorremmo che fosse, accettando ciò che il nostro giudizio chiama negatività.
Coltivando la capacità di lasciare andare, anche il proprio senso di disperazione ed impotenza, per iniziare a percepire che noi siamo qui per crescere grazie alla nostra incarnazione alla nostra forma, al nostro corpo e nonostante ciò che i nostri limiti sono gli stessi che ci consentono di trascendere i limiti.
Perchè nel momento che accettiamo i nostri limiti e quelli di chi ci circonda, questi iniziano a cambiare.
Accettiamo la forma il corpo e la nostra natura terrestre e la trasformiamo, così che la nostra forma limitata possa diventare strumento per collegarci con l'infinito scoprendo che non è fuori da qualche parte ma dentro di noi e il mondo e gli altri semplicemente ci fanno da specchio affinchè possiamo scoprire in noi ciò che c'è sempre stato.
Riconosciamo la condizione di sofferenza del mondo e quindi di noi stessi, ma no come qualcosa in cui abbandonarsi, ma come qualcosa su cui lavorare non fuggendo dal nostro destino ma utilizzandolo per la nostra evoluzione.
Per aprirsi verso l'infinito l'anima (Ling) deve far ritorno alla sua condizione originale "Yuanqi" dopo aver usato la forma fisica per la propria crescita spirituale.
I Punti GUI tradizionalmente venivano usati per trattare persone che risultavano possedute, che in termini occidentali possiamo definire affette da gravi nevrosi con perdite di identità.
Ma secondo la Medicina Taoista (Maestro J. Chong Yuen) sono anche e soprattutto dei punti di lavoro personale per il processo di crescita spirituale.
Nella tradizione alchemica sono considerati come una sorta di entità viventi e vanno quindi contattati, compresi e utilizzati come tali.
Questi punti vengono dalla tradizione di Sun Si Miao (alchimista, medico, esorcista e studioso del VI-VII secolo d.C.);
come alchimista era interessato alla redenzione dello spirito dalla materia ed il lavoro sui punti Gui va visto com il processo di lavoro su di sè per la crescita spirituale.
Come dicevamo l'essere umano e detto "l'unione tra il Cielo e la Terra".
La natura del cielo è di essere leggero, Yang quindi di salire verso su, mentre la natura della Terra è di essere pesante, Yin e quindi scendere.

Nella "possessione" di fatto siamo posseduti da noi stessi dall'aspetto di noi che non riesce a elevarsi e a trascendere, ma si muove verso l'oscuro, verso ciò che è denso e ci invischia;


quindi trattare i punti gui vuol dire lavorare per eliminare qualcosa che è troppo yin, troppo materiale e ci impedisce di espanderci.

Nel trattamento delle turbe psichiche (o possessioni) i punti Gui vengono usati sempre in triadi, MAI tutti assieme;

Nel trattare i punti Gui per la crescita personale, la progressione di essi può essere letta come una progressione della redenzione della propria Anima dai limiti della materia;
Ottenendo, cosi, le trascendenza del proprio sè che si apre verso l'infinito.
L'anima (LING) fa ritorno alla condizione originale di yuanqi dopo aver "usato" la forma fisica materiale per il proprio percorso di crescita spirituale.

(continua)

Nessun commento:

Posta un commento

Cerca nel blog